
Lecce, Meluso: "Taglio stipendi? Non tutti possono fare come la Juve, noi ad esempio abbiamo tanti calciatori in prestito"
Parla il ds del lecce
Notizie calcio - A Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Mauro Meluso, direttore sportivo del Lecce. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.it:
“L’imperativo è quello di tornare in campo quando non ci sarà alcun rischio per nessuno. Chi ha ruoli dirigenziali deve pensare alla tutela della salute e di tutti coloro che gravitano intorno al mondo calcio. L’obiettivo principale è questo qui, poi dobbiamo cercare di scoprire gli scenari futuri. Il Lecce è una S.p.a, è un’azienda che produce spettacolo e la situazione del Coronavirus ha scombussolato i piani di tutti e ognuno penserà a salvare la barca. Il rientro in campo è imprescindibile dall’elemento che il Coronavirus venga sconfitto. Una linea bisogna tracciarla, oltre una certa data non si può andare, si svilirebbe il campionato se si comprimesse in pochissimi giorni. Il buon senso deve portare tutti a salvare le barche, tutti dobbiamo ragionare non per interessi personali ma per interessi generali. Il prossimo dovrà essere un campionato di rinascita con gli Europei che si giocheranno nell’estate del 2021. Con i soldi che prendiamo dalle tv paghiamo gli stipendi ai tesserati, se ci fosse un passo indietro da parte di tutti si potrebbe trovare una soluzione. Ognuno ha le proprie dinamiche, non si può replicare il modello Juve. Alcuni calciatori della Juve hanno posticipato il pagamento di due o tre mensilità nell’anno successivo. Il Lecce ha molti calciatori in prestito e non possiamo pensare di pagare gli stipendi a questi che poi torneranno alla loro società d’appartenenza. Ho letto un bellissimo articolo sul Corriere dello Sport che parlava di un senso di responsabilità di questi calciatori che hanno mostrato un lato umano ai più sconosciuto. Tutti coloro che lavorano nel calcio sanno che se danno un aiuto alla società la falla può essere coperta”.