Maggio a CN24: "C'è una cosa che mi manca quando vado via da Napoli! Ci vivo da 17 anni, è la più bella del mondo. Se l'ho scelta c'è un motivo..." | VIDEO

10.07.2025
15:30
Redazione

"Una storia fantastica". Christian Maggio a Bratislava, per giocare un'ultima volta con HamsikMertensCallejon ma anche CannavaroDe SanctisSantacroceInlerDzemaili, per aprire il libro della memoria e raccontare la 'sua' Napoli ai microfoni di CalcioNapoli24, in un'intervista realizzata da Claudio RussoEcco il video:

Christian Maggio e il suo Marek Hamsik: l'intervista a CalcioNapoli24

Questa l'intervista testuale di Christian Maggio ai microfoni di CalcioNapoli24.

La tua Napoli, che cosa è stata?

“No, cos'è Napoli. Perché ci vivo tutt'ora. A livello calcistico è stato un punto di arrivo molto importante. Sono cresciuto tantissimo sotto dei punti, al di là del calciatore ma come persona. Napoli ti forma molto, per il mio carattere è stato veramente importante l'approdo a Napoli perché ero ragazzo molto chiuso, che parlava poco, e su tanti punti di vista Napoli mi è servita per crescere e diventare, ecco, magari un po' più aperto con la città, coi tifosi, ma anche con la gente stessa. E per quanto riguarda a livello professionistico, a parte il primo anno che ci sono state un po' di difficoltà d'ambientamento, perché arrivavo da un contesto molto più tranquillo e il primo anno ho fatto veramente fatica ad adattarmi, poi col tempo vivendo la città, e poi crescendo anche come età, sono riuscito a entrare alla grande in questa città, in questa società dove anno per anno siamo sempre riusciti a far bene, arrivare a degli obiettivi, dei risultati importanti, e sono riuscito, grazie anche al Napoli, ad arrivare in Nazionale a disputare un Europeo, un Mondiale. È stato un percorso veramente bello, importante, e ovviamente dieci anni non si dimenticano così facilmente, però ho la fortuna, ecco, di vivere ancora la città perché vivo lì e ho tanti bei tanti amici con cui ricordiamo anche i bei momenti che abbiamo passato assieme”.

Cosa ha convinto un ragazzo di Montecchio Maggiore a scegliere di vivere a Napoli? Un aspetto particolare, un qualcosa che ha portato a una scelta di vita diversa e radicale, in fin dei conti.

“Hai detto te, è una scelta di vita: io sono molto legato alla famiglia e quindi, quando all'epoca mia moglie vedevo che si trovava bene, i miei figli comunque sono nati a Napoli e tutt'ora hanno amici e girano per la città in tranquillità, per me questo basta e avanza. È chiaro, io ho fatto un percorso a livello lavorativo, calcistico, quindi in quei 10 anni vivevo la città, tra virgolette, da giocatore e viverla ora da cittadino ha un sapore completamente diverso. Vedo tante cose positive e non che magari prima non vedevo, e ora riesco a viverla molto di più. Ho fatto fatica i primi mesi, però con il tempo sono riuscito come adattarmi e a trovarmi in una città, secondo me, più bella del mondo”.

Il tuo posto preferito di Napoli? Ora che c’è più tempo per viverla…

“Ora la giro molto di più. È chiaro che una volta era molto più complicato, perché in base ai risultati, lo lo sapete bene anche voi, non era molto facile girare la città. Ora riesco finalmente a girarla bene in qualsiasi orario della giornata, scopro tante cose nuove che prima non avevo mai visto perché ero molto impegnato con il calcio. Una città che tutti i giorni cambia, ti dà sempre qualcosa in più ed è una cosa bella, ecco”.

Ci sarà qualcosa che, quando non sei in città, manca di più, tanto da farti dire "Spero di tornare quanto prima".

“Il caos mi manca. Mi manca il caos della della città, perché è viva 24 ore su 24. Io arrivo da un piccolo paesino del nord, e a un certo punto il paese si chiude, non c'è più nessuno. Mi manca quello, il fatto di dire "Ok esco anche a mezzanotte e trovo la gente in giro per strada”, che gira in continuazione, è cosa che ti manca, che a lungo andare ti manca”.

Intervista Maggio: le dichiarazioni a Calcio Napoli 24
 
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