
Marolda: "Kvara scappato, si dice una bugia sul Napoli. Meret? C'è un cattivo indizio..."
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Ultimissime Calcio Napoli- Ciccio Marolda - intervenuto a ‘Giochiamo D’Anticipo’ su 11 Televomero - ha parlato della corsa Scudetto e della partita che il Napoli disputerà domenica pomeriggio contro il Venezia. Queste le parole del nostro ospite: "La dote migliore di Conte, scoperta in questi momenti finali della stagione, è stata quella di trovare, nei momenti complicati, delle soluzioni alternative che hanno permesso di ottenere i risultati necessari a restare ancorati ai primi posti. C'è stato un grandissimo lavoro, perché le cose non arrivano per caso e nel calcio non si resta ai vertici per tanto tempo se non si lavora bene e se non hai la squadra dalla tua parte. Questo però non è solo il Napoli di Conte: ci sono meriti della squadra, che si è messa a disposizione del tecnico, e della proprietà che ha messo a disposizione dell'allenatore quanto è stato richiesto facendo sforzi economici importanti.
Kvara? È stato lui a scappare via da Napoli a gennaio. Il club non poteva dargli certamente l'ingaggio che gli avevano promesso altrove, ma non lo ha mai messo alla porta. Quindi non penso che ci siano delle colpe da imputare alla società. Rinnovo Meret? Non mi sono mai unito al coro dei critiche e l'ho sempre rispettato, ma il fatto di non aver rinnovato finora e la formula 1+1 per un giocatore mi inducono a chiedere se il Napoli e Conte credono in lui. Se non c'è convinzione in questo senso, è inutile discutere e bisogna portare un portiere di livello superiore.
Mi è dispiaciuta molto, in questo senso, la cessione di Caprile: adesso sta crescendo e ha solo 23 anni. Insidie nella sfida di Venezia? Il campo piccolo, con spazi ridotti, può dare dei problemi. La questione orario invece richiede una certa abitudine. Bisogna cercare di non portare il risultato troppo per le lunghe, vanno giocati 90' con la stessa mentalità dei primi 60' con la Fiorentina. Serve continuità nel gioco. Corsa Scudetto? L'Atalanta affronterà quattro avversarie con ambizioni europee e due che vogliono salvarsi, quindi ha il calendario più complicato. Poi ci sono Inter e Napoli. Gli azzurri hanno quello migliore: troveranno due avversarie che sono tra le prime otto e poi tre squadre che devono salvarsi".