
Moncalvo: "Elkann ha voluto Arrivabene per controllare Agnelli: per questo non è arrivata la firma di Pjanic! Il vero padrone della Juve è stufo di aprire il portafoglio"
A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Gigi Moncalvo, giornalista e scrittore di “I lupi & gli Agnelli. Ombre e misteri della famiglia più potente d'Italia” e di "Agnelli segreti":
"Striscione dei Vikings contro Agnelli? Bisogna partire dal nodo centrale: il padrone della Juventus, John Elkann, si dice detesti suo cugino Andrea Agnelli. Quindi non vuole che faccia bella figura, Arrivabene è stato messo da John Elkann a controllare Andrea Agnelli, proibendogli di firmare spese come ad esempio quelle su Pjanic. Le cifre di Ronaldo viene pagato 5 milioni annui per 5 anni dallo United: Guardiola al City non lo ha voluto. Allegri è finito nella trappola del secolo. Il post della sorella di Ronaldo quando è approdato a Manchester è stato: "finalmente una squadra degna di te". Quindi, la proprietà apre il portafoglio e non vuole che il presidente faccia bella figura. Arrivabene è messo lì a fare l'ispettore. Allegri ha 16 calciatori che non si sa cosa centrino. S'illudono che Kean possa fare tanti gol. Il padrone della Juve è stufo di aprire il portafoglio e fare le ricapitalizzazioni, così lesina la paghetta ad Andrea Agnelli. Quindi, spinto dai tifosi, la proprietà vuole che Agnelli vada via dalla Juve.
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John Elkann considera la Juve roba sua, vuol misurarsi col calcio. Tutti i giornalisti appecoranati a John Elkann dovrebbero vedere i bilanci prima delle leccate di culo che gli fanno. Il problema è del povero Allegri che deve gestire questa situazione, con fenomeni comprati con plusvalenze che dovrebbe far intervenire una Consob seria. Il nodo sta venendo al pettine. Allegri dove lo trova un centrocampista serio in questa squadra. Rinnovo Dybala? Agnelli non ha autonomia per decidere. Chiellini ha dovuto aspettare un mese per rinnovare il contratto".