Montervino: "È il momento di Lang, può avvicinarsi a Kvaratskhelia! Hojlund o Lucca? Scelgo tutta la vita..."

12.09.2025
18:30
Redazione
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Francesco Montervino, direttore sportivo ed ex capitano del Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista. 
 
Direttore, lei ha fatto parte del progetto del Napoli di De Laurentiis praticamente dal giorno zero. Le chiedo: si percepiva già allora che sarebbe stato un progetto importante e vincente, capace poi di portare due scudetti in tre anni? 
“Sì, onestamente sì. Si avvertiva fin da subito una mentalità completamente diversa da quella che c’era all’epoca nel mondo del calcio. Prima si viveva più di passione e di tifoseria, con presidenti che si indebitavano pur di vincere. Qui, invece, c’era una realtà molto più concreta, con i piedi per terra, ma allo stesso tempo con una lungimiranza quasi fantascientifica. Nel 2004, quando si parlava di calcio cinese o arabo, di diritti televisivi ed altri argomenti di attualità, noi ridevamo sotto i baffi pensando che fossero discorsi fuori dal mondo del presidente De Laurentiis. Invece, a distanza di vent’anni, possiamo dire che lui sia stato un visionario vero e proprio.” 
 
In vista della sfida contro la Fiorentina, chi si aspetta tra i pali dal primo minuto: Milinkovi?-Savi? o Meret? 
“Io credo che sia solo una questione di tempo prima che il ruolo da titolare venga preso da Milinkovi?-Savi?. Ci tengo a dire che sono un grande estimatore di Meret, ma penso che, in un’ottica di crescita tecnica della squadra, quello della porta sia il ruolo in cui si possa migliorare. Hanno caratteristiche diverse e Milinkovi?-Savi?, secondo me, potrà eccellere grazie a ciò che Conte vuole dal portiere. A Firenze probabilmente giocherà ancora Meret, ma penso sia solo questione di tempo prima che cambi qualcosa.” 
 
A Firenze schiererebbe dal primo minuto il nuovo Højlund oppure darebbe ancora fiducia a Lorenzo Lucca? 
“Tra i due non c’è vero dualismo, perché sono talmente diversi per caratteristiche fisiche e tecniche che non possono escludersi a vicenda. Non è come il confronto Lukaku-Lucca, che si assomigliano. Qui parliamo di due attaccanti opposti: uno è più di posizione, ti tiene palla e fa salire la squadra, l’altro invece ama giocare con i compagni, attacca la profondità e ha qualità tecniche superiori. Detto questo, io sceglierei Højlund tutta la vita: per me è un attaccante straordinario, ancora inespresso, che non ha raggiunto il suo massimo nonostante sia stato pagato tantissimo dal Manchester. Credo che il Napoli debba puntare forte su di lui. Mi auguro di vederlo presto, a patto che stia bene fisicamente, perché sappiamo tutti che, se non sta bene, Conte non lo farà mai giocare.” 
 
Qual è il calciatore da cui si aspetta molto nel Napoli? 
“Credo possa essere il momento di Noa Lang, perché è un giocatore che ti diverte quando lo guardi. Probabilmente non è ancora totalmente pronto ai sacrifici che richiede il campionato italiano, ed è per questo che Conte al momento preferisce affidarsi ai quattro centrocampisti più solidi piuttosto che a un esterno offensivo. Però io spero di vederlo presto, perché è un ragazzo che, per caratteristiche, intraprendenza, qualità e anche per età, si avvicina un po’ a quello che era Kvaratskhelia. Purtroppo lo abbiamo perso, portandoci via un pezzo di cuore, ma Lang può colmare quel vuoto.”
 
Notizie Calcio Napoli