Nela: "Insigne deve diventare la bandiera del Napoli, Sarri fa bene a concentrarsi sulla difesa e sul 433"

10.10.2015
00:10
Redazione

A Tv Luna, durante la trasmissione Si Gonfia la Rete, è intervenuto Sebino Nela, opinionista Premium. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24:

"Milan-Napoli? Prestazione talmente di alto livello che per il Milan non c'è stato nulla da fare. Gli azzurri sono la squadra della settimana: a Milano la prestazione più brillante del campionato del Napoli. Sarri? Dopo aver allenato squadre medio-piccole e aver dato tanto a calciatori non blasonati, finalmente si ritrova con una squadra straordinaria, con interpreti incredibili e il suo lavoro applicato a questi calciatori è favoloso. Euforia a Napoli? Per un calciatore e per la società è giusto restare con i piedi per terra, mentre i tifosi devono sognare, è bello avere la passione e divertirsi soprattutto quando le cose vanno bene. L'obiettivo comunque dev'essere quello di arrivare in vetta alla classifica, nonostante siano varie le squadre che lotteranno per il titolo: guardando alla classifica direi Fiorentina su tutte, Lazio in netta ripresa, mentre l'Inter è stata molto fortunata fino ad ora. 433 decisivo? Ne eravamo tutti convinti già a inizio anno: la paura infatti era che se Sarri avesse continuato a puntare sul 4312 qualcuno si sarebbe lamentato. Io credo che il 433 sia il sistema di gioco con cui si esprimono meglio i calciatori azzurri. Difesa azzurra? Sarri ha fatto bene a concentrarsi sulla difesa, punto debole del Napoli lo scorso anno. Ghoulam fa parte di quella fascia media di terzini sinistri, che un po' tutte le squadre hanno: ha un bel piede e una grande rimessa. Jorginho? Con Benitez le cose non andavano bene giocando nel centrocampo a due, mentre con Sarri ha molto più spazio per impostare l'azione, avendo al suo fianco due centrocampisti. Gabbiadini al posto di Callejon? Lo spagnolo interpreta meglio il ruolo di esterno, mentre Manolo è bravo ad accompagnare Higuain da seconda punta. Insigne? Giusta gestione di Napoli e della Nazionale, ha avuto un piccolo problemino che gli permetterà di essere a disposizione già da martedì. Credo alle bandiere nel calcio, ad oggi però c'è solo Totti: rendere Lorenzo la bandiera del Napoli sarebbe meraviglioso, sono scelte di vita non semplici ma hanno da guadagnare anche i giocatori nuovi che arrivano in una società e si ritrovano nello spogliatoio senatori o bandiere che ti insegnano a rapportarti con ambiente e città. Contano più i calciatori o gli allenatori? In campo ci vanno i calciatori, nonostante il lavoro degli allenatori sia sempre più importante nel calcio moderno".

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