Nino D'Angelo: "Nel mio film temi del calcio moderno: dalla violenza al bagarinaggio, il calcio non cambia mai" [VIDEO CN24]
Nino D'Angelo è intervenuto in esclusiva ai microfoni di CalcioNapoli24, ecco un passaggio saliente che riguarda il suo film:
Sul film "Quel ragazzo della curva B": "Ero tifoso, lo sono sempre stato. I produttori sapevano la mia malattia per il Napoli. Andiamo a vedere il Napoli ha vinto la coppa del '62 io ero già in curva. Ero bambino e andavo con gli amici del nonno. Poi ho vissuto il Napoli di Maradona. Il periodo più bello della mia vita da tifoso. Riscatto sociale nella città, filosofia nel film? Sono autore dei miei film, nonostanti non siano autobiografici, ci sono sentimenti e valori in cui ho sempre creduto. Proprio come la violenza negli stadi, il bagarinaggio. Abbiamo anticipato temi di oggi. Il calcio non è cambiato. Ci sono tifosi buoni che vanno a vedere la partita e fanno il tifo e tifosi a cui della partita non interessa nulla. Ricordo più bello? In quel film c'è tanta gente che oggi non c'è più. C'era Palummella, c'era Biagio Izzo. Eravamo tutti amici e venivamo dai matrimoni. Era un momento straordinario, all'apice del successo. Mi ricordo Pesaola, Sivori. Era un momento straordinario, ero all'apice del successo e si parlava anche di un film con Maradona. C'era un giornale che si diceva: "Spezzerò le gambe a Dieguito". si doveva chiamare "Due scugnizzi in Paradiso". Quello era un film di attualità".
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