Pavarese: "Coronavirus? E' una partita difficile, ma la giochiamo in casa, tra le mura amiche: ci saranno conseguenze, arriveranno con il tempo"

04.04.2020
19:50
Redazione

News calcio, le parole di Pavarese, direttore sportivo, sull'emergenza Coronavirus

Ultime calcio - Il Direttore sportivo Luigi Pavarese ha parlato ai microfoni di tifosinapoletani.com:

"Come prima cosa, vorrei sottolineare come siamo tutti una sola famiglia e come sia indispensabile che tutti restiamo uniti seppur virtualmente, voglio anche dare un messaggio di solidarietà verso chi oggi sta soffrendo, lottando contro questo virus, e un forte abbraccio a chi purtroppo ci ha lasciato.

Il calcio giovanile in italia, ma soprattutto a Napoli, realtà che tu conosci molto bene, che tipo di conseguenza subirà secondo te da questo blocco?

"Le conseguenze ci saranno e le vedremo dopo, ma non saranno tutte negative, a me piace pensare che stiamo giocando una partita difficile, contro un avversario infimo, che si incunea in maniera subdola, per cui tutti abbiamo un ruolo importante, e siamo chiamati a giocare e a dare il proprio contributo, uniti con i nostri figli i nipoti, i nostri genitori, nell' interesse di tutti e insieme alla fine sarà vittoria. E' una partita difficile, ma la giochiamo in casa, tra le mura amiche".

Le società di serie A cosa dovrebbero mettere in atto per non far perdere la forma fisica ai loro giovani?

"Noi stiamo cercando di tenere i ragazzi attivi, con programmi di allenamento da svolgersi anche in una stanza, ma anche con tornei di Play Station attraverso la connessione in rete, giocando tutti insieme, cose fatte per tenere i ragazzi impegnati e allo stesso tempo trasmettere loro un messaggio, ovvero di fare attenzione a questi momenti, perché di positivo di questo periodo ci resterà che si è riscoperto il valore umano, e con esso il rispetto verso gli altri, verso l'avversario, questa forzata clausura, ha forzato anche il nostro amore per gli altri, lo noto per esempio nei vari gruppi di ragazzi con cui interagiamo, ragazzi nati tra il  2008 e il 2013, dove sono i genitori che vivono questi gruppi come se fossero parte della loro famiglia, e questo è bello e dà molta speranza per il futuro".

Oggi si sente molto parlare, complice il blocco del calcio giocato, di calciomercato, secondo te come può oggi un giovane aspirare ad essere acquistato da un grande club, senza potersi 'mettere in vista'?

"Io credo che in questo periodo, bisogna principalmente pensare a garantire la ripartenza della prossima stagione, difficile parlare di mercato se non si hanno certezze, dobbiamo aspettarci una crisi che attanaglierà la serie A, credo che, se non ci si muove in maniera preventiva, tra eventuali ricorsi al TAR, tra forti difficoltà economiche di alcune società, ci sarà una difficoltà enorme nell'iniziare la stagione, ecco perché è importante che oggi sia fatta chiarezza e si garantisca la nuova partenza, rispetto chi oggi vuole riprendere il campionato interrotto, ma la salute viene prima di tutto, meglio continuare il sacrificio di questo periodo per poter garantire la massima sicurezza la prossima stagione, forse non tutti sono ancora resi conto di quello che stiamo passando, la mia generazione ha vissuto i racconti dei nonni sul dopo guerra, ma ha vissuto anche in prima persona il post terremoto in Irpinia, seppur mi reputo fortunato perché, il terremoto, non si è portato via nessun caro e nemmeno mi ha lasciato danni particolari, però ricordo che abbiamo attraversato un momento molto difficile, oggi siamo chiamati a vivere in casa comodamente sul divano, riscoprendo la propria famiglia, e magari scoprire lati del carattere dei nostri cari"

Notizie Calcio Napoli