Perisic via dall’Hajduk per volere di Gattuso: "Qualcuno ha deciso che non era più necessario il mio aiuto"

14.08.2024
18:20
Redazione

Perisic sembra il caso di mercato che suscita maggiore interesse. Coinvolto anche Gennaro Gattuso, ora allenatore dell’Hajduk Spalato. L’italiano ha dichiarato che Perisic avrebbe chiesto la cessione 20 giorni fa. La tifoseria non l’ha presa bene, si è sentita tradita dal proprio beniamino.

A rasserenare le acque ci ha pensato Kalinic, ora direttore sportivo del club croato. Lo riposta il sito di informazione sportiva croato Sport.ba.

«Ci dispiace che si sia creato un clima che ha avuto un impatto estremamente negativo sulla società, ma soprattutto su Ivan e la sua famiglia, che hanno vissuto immeritatamente numerosi disagi. Si sapeva fin dal primo giorno che Ivan sarebbe rimasto probabilmente fino alla fine dell’estate.

Purtroppo negli ultimi giorni ci sono stati disaccordi che hanno portato ad un accordo reciproco ed entrambe le parti hanno concluso con calma che la collaborazione non sarebbe continuata. Nei prossimi giorni decideremo se la separazione avverrà sotto forma di trasferimento o di risoluzione consensuale del contratto».

Anche Perisic è intervenuto spiegando la sua versione dei fatti:

«Sono venuto all’Hajduk nella speranza che insieme riusciremo a realizzare il sogno e vincere il titolo. Avevo un buon contratto con il Tottenham e, anche quando mi sono infortunato, ho ricevuto un’ottima offerta da un grande club straniero, dove avrei avuto condizioni fantastiche per la riabilitazione e almeno le stesse possibilità di giocare, come avevo qui. Invece, su invito della dirigenza del club e dei tifosi, ho scelto una vita senza una famiglia all’estero (che è uno dei motivi della clausola ‘famosa’) nella speranza di poter contribuire a lottare per il titolo e per la Champions League.

«Beh, credo che sia chiaro a tutti che non ho scelto Hajduk Spalato per motivi di soldi. Nel mio desiderio di aiutare, ho messo molte volte in secondo piano la mia salute e quella della mia famiglia e non me ne pento perché non conosco altro modo, ma domenica sera qualcun altro si è fatto avanti e ha deciso che non avevano più bisogno del mio aiuto».

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