Plastino: "Il Napoli rischia di sottovalutare le ultime gare. Conte? Voglio fargli questo appunto"

16.04.2025
23:00
Redazione

Michele Plastino ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Marte:

“Corsa scudetto? I conti si fanno “in ascensore”. Bisogna attendere gli sviluppi del campionato. Conte è per me - ha detto il direttore di Radio Sportiva a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre - uno dei migliori allenatori degli ultimi 30 anni, quest'anno ha aggiunto la duttilità alle sue qualità, ma è un allenatore che non puoi prendere di petto: in una conferenza a Roma lui disse che i giornalisti di Roma non gli erano simpatici ed io esortai i miei colleghi a lasciare la sala stampa, cosa che accadde. Noi giornalisti riusciamo a lavorare anche senza il contributo che diceva Conte dopo l'Empoli: non è necessario o indispensabile il lavoro del mister perché i giornali scrivano, questo appunto va fatto.

Il Napoli corre il rischio di sottovalutare le prossime avversarie, tenendo conto che il calendario propone rivali non irresistibili. Ma c’è Conte che sarà bravo a scongiurare questo rischio. Stasera con il Bayern ci sarà una partita difficile per l’Inter, ma credo che passerà il turno: Inzaghi è uno che entra in testa ed anima dei giocatori. Io non sono nazionalista ma sono patriottico calcisticamente e quindi mi auguro passi il turno. Da sottolineare che le vittorie - per quanto possano arrivare dopo un grande dispendio energetico - rigenerano, soprattutto a questi livelli. Mi dispiace invece per l’uscita dalla Champions del Borussia Dortmund. Racconto un episodio. Anni fa avevo combattuto tanto perché quando era cominciata la politica nelle curve, le svastiche nelle curve laziali ad esempio, io non ero d'accordo e sono stato sottoposto a scorta per un anno quando andavo allo stadio.

Quando facevo la telecronaca del tifoso, dovevo fare un Borussia-Lazio, mi segnalavano un pub dove si mangiava bene a Dortmund, e qui arrivarono i tifosi laziali che mi contestavano, si avvicinarono per picchiarmi, lì vicino c'era un tavolo di Ultras del Borussia che mi difesero ed erano sconvolti dell'attacco di venti uomini contro uno e quando quelli della Lazio andarono via, loro mi dissero che mi avrebbero scortato il giorno dopo prima e dopo la partita fino all'albergo, cosa che puntualmente fecero. Questo mi lega per sempre al Borussia".

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