Porzio: "Olimpiade addio, il mio Canada ci aveva già rinunciato. Ora sono a Napoli con la mia famiglia"

25.03.2020
12:30
Redazione

Intervista a Porzio

Notizie - Pino Porzio, allenatore della nazionale maschile di pallanuoto canadese, leggenda del Posillipo e della nazionale italiana, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni dell'edizione odierna de La Repubblica. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli24.it.

Porzio, il Canada ha anticipato le mosse del Cio. «Non c’era altro da fare e avevamo già comunicato la nostra intenzione. Siamo felici ovviamente di questo rinvio al 2021».

La scelta è stata tardiva? «Capisco pure il Cio: ha cercato di salvare i Giochi considerando gli interessi, non solo economici, in ballo. L’Olimpiade è l’evento sportivo più seguito al mondo, ma erano evidenti già da qualche settimana i problemi. Non ci sono i presupposti per coinvolgere atleti da tutto il mondo, ma anche allenatori, giornalisti e naturalmente il pubblico. L’escalation del Coronavirus è appena cominciata, sono necessarie tutte le cautele».

La preparazione per molti atleti era già compromessa. «L’Olimpiade è il coronamento della carriera sportiva e non si poteva continuare la preparazione con questo senso di precarietà. Prendete il nuoto e la pallanuoto: abbiamo necessariamente bisogno del contatto con l’acqua. A casa si può fare ben poco. Basta non allenarsi in piscina per due settimane e bisogna quasi ricominciare daccapo. Era complicato».

Come si sta regolando con la nazionale canadese? «Siamo in contatto costante. Facciamo collegamenti personali con i singoli atleti e naturalmente con tutto il gruppo. Abbiamo uno staff di primo livello».

Com’è la situazione in Canada? «I miei giocatori sono tornati quasi tutti dall’Europa e adesso sono in quarantena domiciliare. Abbiamo assegnato loro una serie di programmi individuali da seguire. L’obiettivo è mantenere una condizione atletica accettabile. La mancanza di contatto con l’acqua alla lunga diventa pesante».

E lei, Porzio, dove sta trascorrendo la quarantena?«Sono a Napoli in famiglia, circostanza che non mi dispiace, nonostante un contesto difficile. Sarei dovuto partire il 10 marzo per le qualificazioni a Rotterdam, poi è stato annullato tutto. Nella pallanuoto il quadro delle partecipanti al torneo olimpico non è stato ancora definito. Alcuni squadroni come Croazia, Montenegro e Grecia dovevano ancora qualificarsi».

Quando riprenderete? «È impossibile fare delle previsioni. Cerchiamo di dare ai nostri ragazzi il massimo supporto, dalla preparazione fisica al controllo dell’alimentazione. Sono sempre a disposizione, sto curando ogni dettaglio».

È stato giusto rinviare l’Olimpiade di un solo anno? Qualcuno ipotizzava il 2022. «Meglio disputarla nel 2021, anziché aspettare due anni. Molti atleti si stanno ormai sacrificando da tanto e alcuni si sarebbero ritirati dopo Tokyo. Proseguire ancora per 12 mesi è un sacrificio accettabile, farlo per altri 24 mesi sarebbe stato molto difficile».

Per Porzio sarà la seconda Olimpiade. «Ho vinto l’oro a Barcellona con il Settebello nel 1992 da giocatore. Questa è la mia prima esperienza da commissario tecnico».

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