Proietti: “Invalida al 77%, l’AIA mi ha espulso perché ho detto la verità”

14.11.2019
00:45
Redazione

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuta Elena Proietti, ex arbitro e assessore dello sport del comune di Terni:

"Ironico che avessi pagato le quote dell’AIA prima che me la togliessero. La tessera mi è stata tolta perché gli associati non possono rilasciare dichiarazioni tecniche sulle gare arbitrate, ma io ho parlato di questioni personali. Il fatto che abbia preso un pugno all’interno di campo sportivo non vedo cosa cambi rispetto se l’avessi preso altrove. Il giocatore che ha fatto ciò che ha fatto in quella partita non è stato radiato. Il Gip ha scritto che ho subito un’aggressione ma manca l’elemento soggettivo, manca il dolo: questo è il punto di vista della giustizia sportiva, che ha accertato che sono uscita dal campo con la faccia gonfia e un’invalidità importante del 77%, certificato dalla ASL. L’AIA invece non riconosce l’accaduto e mi ha tolto la tessera perché dire la verità arreca un grave danno all’associazione, invece di esprimere la propria solidarietà per chi ha subito un danno permanente. La mia versione dei fatti è diversa dalla ricostruzione in giudizio. Il danno che io ho riportato è neurologico: il mio occhio è sano come organo, ma per il cazzotto che ho preso sulla tempia mi ha provocato l’invalidità. L’AIA non mi ha mai mostrato la propria solidarietà, né ho ricevuto una visita in ospedale: Nicchi all’epoca disse che doveva vedere le carte. Il calciatore a fine anno potrà ricominciare a giocare dopo la squalifica di 5 anni, io invece non potrò tornare ad arbitrare. Io ora sono assessore allo sport per il comune di Terni, quando uno sportivo di questa città si infortuna io lo chiamo e gli chiedo come stia"

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