Rinaudo: "Napoli piazza caldissima, giocarci è un privilegio! Peccato che De Laurentiis non punti sui giovani..."

22.07.2021
15:10
Redazione

Leandro Rinaudo, ex difensore del Napoli, parla ai microfoni di 1 Station Radio

Napoli calcio notizie. “Non si doveva arrivare alla crisi economica scaturita dal Covid per pensare di lanciare i ragazzi dei settori giovanili nelle prime squadre. In Italia ci vuole più coraggio". Queste le parole di Leandro Rinaudo, responsabile del settore giovanile del Palermo ed ex difensore del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione in onda su 1 Station Radio: "Il Napoli, nell’era De Laurentiis, ha fatto molto bene, ma non ha mai puntato sui ragazzi, e questo è stato un grosso limite".

Rinaudo parla di Napoli

"Le parole di Spalletti su Koulibaly? Il difensore è fondamentale per questa squadra, ma è importante capire le sue intenzioni. Se è motivato, ben venga che resti. Vivere a Napoli e giocare per questa squadra è un grande privilegio: la piazza è caldissima e vicina ai calciatori, nel bene e nel male. Il tecnico toscano era la migliore scelta che la società azzurra poteva fare. Ora ci vuole solo qualche piccolo sacrificio della società per accontentarlo e metterlo in condizioni di poter dare il 100%. L’allenatore è il fulcro di un club, sposta gli equilibri sia in positivo che in negativo.

Insigne? Lo conosco da quando era piccolino e veniva ad allenarsi con noi insieme ad Armando Izzo e Matteo Ciano. Napoli è l’habitat naturale per Lorenzo, e lui è il prototipo del calciatore e dell’uomo perfetto per la città e la squadra. Per me resterà: lui ed il Napoli non possono fare a meno l’uno dell’altro.

Favorita per lo Scudetto? Dispiace per Antonio Conte che non ci sarà, perché il prossimo sarà il campionato degli allenatori. In Serie A si sono raggruppati i migliori tecnici d’Europa. La Juve è sempre la favorita, storicamente è quella che sta sempre in alto. Il ritorno di Allegri è un gran colpo, sono andati sul sicuro anche ammettendo di aver sbagliato a mandarlo via. Mi aspetto che il tecnico punterà forte su Dybala e lo metterà in condizione di rendere al massimo.

Cristiano Ronaldo? Non è una spina nel fianco come qualcuno sta provando a descriverlo. Non dimentichiamo che ha vinto cinque volte il Pallone d’Oro e, insieme a Messi, è il calciatore più forte in attività”.

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