Rocchi replica: "Quando gli arbitri sbagliano lo ammettono. Quante altre categorie lo fanno?"

19.05.2025
19:40
Redazione

A pochi giorni dal fischio finale della Serie A, è tempo di primi bilanci anche per chi il fischietto lo ha impugnato per una vita.

Gianluca Rocchi, oggi designatore arbitrale e volto del nuovo corso della classe dei direttori di gara, ha ricevuto a Firenze un premio alla carriera durante la presentazione del 23° Memorial Niccolò Galli – il torneo giovanile in memoria del figlio di Giovanni Galli, scomparso tragicamente nel 2001. Nel giorno del riconoscimento, Rocchi ha colto l’occasione per parlare del momento del sistema arbitrale italiano, scegliendo la linea della trasparenza e della responsabilità. "Non do giudizi, non è il mio compito – ha dichiarato – anche perché il campionato non è ancora finito. Il nostro obiettivo resta quello di fare bene, pur sapendo di essere l’unica categoria che espone pubblicamente i propri errori".

Rocchi ha anche sottolineato l’impegno nel comunicare in modo diretto e accessibile: "Ieri sera ero alla sala VAR di Milano, e oggi ci torno per registrare Open VAR, dove analizziamo gli episodi delle ultime settimane. Mettiamo tutto in chiaro, senza filtri. Non so quante altre categorie siano disposte a fare lo stesso".

Un messaggio che, tra le righe, suona come una difesa del lavoro svolto sotto i riflettori e nel mirino costante di critiche. E mentre la stagione volge al termine, il designatore rivendica un principio chiave: l’errore, se c’è, non si nasconde.

Fonte : corriere dello sport
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