Sabatini: "Avete visto tra Lobotka e De Bruyne...? Mi sono sbagliato su McTominay. Solo Lucca sarebbe un problema"

23.08.2025
23:45
Redazione

Il giornalista Sandro Sabatini attraverso il proprio canale Youtube ha commentato la vittoria del Napoli in casa del Sassuolo:

"Mi ero sbagliato. Avevo detto che non vedevo bene McTominay quando partiva da sinistra, perché mi sembrava sacrificato in quel nuovo ruolo. Invece mi ero proprio sbagliato, ed è giusto dirlo subito. È importante evitare errori quando si parla di questo Napoli, e soprattutto di questo campione — perché così va definito — questo tuttofare scozzese: Scott McTominay, detto Mc Fratm. Campione. È così che deve essere chiamato: campione. Come del resto Kevin De Bruyne, che anche se non ha brillato quanto il suo compagno di squadra e di lingua, resta una superstar. Così si capisce — e capiscono anche loro — anche con un inglese molto basico. Questo è un Napoli di superstar. Un Napoli stellare, un Napoli di campioni. Un Napoli che dà una grandissima impressione, al di là del risultato, che pure è normale: 2-0, va bene.

C’è stata una traversa, un palo, ma l’impressione era proprio quella di vedere la squadra che ha vinto lo scudetto contro quella che aveva vinto la Serie B dominandola. È sembrata quasi una partita celebrativa di fine campionato, come se ci fosse una categoria di differenza tra le due squadre. Ecco, questo è stato Sassuolo-Napoli. Soprattutto, è stato un Napoli ordinato, concentrato, applicato: la firma di Antonio Conte si vede già. Questa è una squadra che può davvero togliersi delle belle soddisfazioni, sia in Italia che in Europa. In Italia può puntare — sì, lo diciamo — anche a qualcosa che sarebbe storico: il secondo scudetto consecutivo. Ma senza andare troppo avanti con le parole. In Europa, invece, si può già pensare che questa squadra abbia i nomi, la struttura, l’esperienza internazionale per diventare protagonista anche in Champions League. Non vuol dire vincerla, certo.

Però se a questo Napoli dai un centravanti più abile, o almeno alternativo a Lucca, ecco che — aspettando Lukaku — è una squadra che può fare molto bene. Anche perché questo è un Napoli sempre sul pezzo, una squadra che fa dell’umiltà e della concentrazione i suoi tratti distintivi. Ed è proprio questa la grande differenza rispetto a due anni fa. E si vede già dalla prima partita. Al di là del risultato: allora fu Frosinone-Napoli 1-3, oggi Sassuolo-Napoli 0-2. Ma quella volta ci fu subito un’indecisione, una disattenzione nei primi minuti. Oggi no: oggi il Napoli è stato concentrato per tutti i 90 minuti, più recupero. Una squadra sul pezzo, con anche delle belle iniziative tattiche. Perché, sinceramente, io sono uno di quelli che quando vede i terzini giudicati solo per come si accentrano in campo, la trova una cosa un po’... troppo didattica. Da Coverciano. E quando vedo il portiere che gioca con i piedi… beh, sapete come la penso.

Sapete come la penso sul portiere che gioca con i piedi. Ma quello che mi colpisce davvero è vedere McTominay — che parte a sinistra in fase difensiva — e poi, quando il Napoli ha il pallone, sa perfettamente dove andare a posizionarsi. Si piazza nello spazio giusto per ricevere palla, per attaccare lo spazio, per ricevere il cross. Io resto abbagliato. La prestazione di McTominay è quella di un giocatore intelligente, anzi intelligentissimo. Fisico, prestante, atletico, sempre presente in tutte le azioni. E sa sempre dove mettersi in campo. Quindi, se lo metti a sinistra, è chiaro che da McTominay non otterrai mai il ruolo di Kvaratskhelia, né quello di di Noa Lang. No, lui interpreta la posizione in modo completamente diverso, in pieno accordo con Antonio Conte. E lo fa in maniera meravigliosa. È davvero un piacere veder giocare questo Napoli. Una squadra con tanti giocatori che non danno punti di riferimento agli avversari.

Pensate: forse sbagliando, Fabio Grosso — che è un bravo allenatore — aveva messo su McTominay un difensore centrale. Mossa sbagliata, perché McTominay se l’è portato a spasso per tutto il campo. E poi, siccome quel centrale non sapeva mai se seguirlo fino in fondo o lasciarlo, si è trovato spesso fuori posizione. Un esempio? Il cross di Politano in mezzo, su cui l’avversario ha segnato.

Passiamo a qualche pagella sul Napoli. Meret mi è sembrato solo un attimo in ansia, ma più per l’effetto-Milinkovi?, diciamo così, che per veri pericoli avversari. Di Lorenzo? Bene. Laurienté dà fastidio, ma se l’è cavata con esperienza. Rrahmani è un leader, e Juan Jesus sta facendo ottime prestazioni. Ora, dico una battuta: Buongiorno si dovrà riconquistare il posto, perché Juan Jesus — come anche l’anno scorso — sta giocando molto bene. Oliveira è una garanzia, anche se contro Berardi ha avuto un po’ più da fare in certi momenti. A centrocampo, di McTominay ho già parlato. De Bruyne, invece, giocava quasi in appoggio alla punta. Un campione, quindi nulla da aggiungere. Sul suo gol — gol di testa — il portiere del Sassuolo, Turati, mi è sembrato un po’ indeciso. Stavo per dire Frosinone, o anche Monza, perché Turati ha giocato in entrambe. Ma sì, sul gol è sembrato incerto. Anguissa è un giocatore di pallone vero. Uno che li sradica e li riporta dall’altra parte. Scusate se lo dico in modo semplice, forse troppo sempliciotto, ma è davvero un giocatore preziosissimo. Molto ordinato, concreto.

Ecco, tornando su Lobotka e De Bruyne, anche lì — tra le cose che avevo detto in estate e che un po’ mi preoccupavano — c’era il rischio che giocassero troppi palloni entrambi. Pensavo: “Magari De Bruyne va a prendersi il posto di Lobotka”. Invece no. E lì si vede chiaramente la mano dell’allenatore. Lobotka e De Bruyne hanno giocato con 30 metri di distanza: uno fa il regista davanti alla difesa, l’altro fa il regista offensivo. Capito? Eppure, sulla carta, sono due giocatori che — se non ci stai attento, se le indicazioni dell’allenatore non sono precise, studiate, meticolose — finiscono per pestarsi i piedi. E invece: mai entrati in conflitto, mai sovrapposti. Quindi, complimenti, complimenti ad Antonio Conte.

Poi, una parola su Politano. In tribuna c’era Gattuso. Spero che Gattuso non commetta l’errore di Spalletti. Politano è uno da portare in nazionale, assolutamente. Lucca, invece, è stato un po’ macchinoso. Sì, ha iscritto il suo nome nel tabellino per via dell'espulsione del difensore del Sassuolo, causata da lui, per doppia ammonizione. Ma non ha tirato in porta.

Se il Napoli dovesse andare avanti solo con Lucca, sarebbe un problema. L’assenza di Lukaku si sentirebbe. Anche se ora, paradossalmente, Lukaku passa in secondo piano, perché questo Napoli gira comunque molto bene. E dopo aver nominato tutti, che altro si può aggiungere?

Ma anche qualche riflessione più generale: il Napoli con lo scudetto oggi è molto diverso rispetto al Napoli dopo lo scudetto con Spalletti. C'è qualcosa che si vede proprio, chiaramente: nel lavoro dell’allenatore, nel mercato, che è stato di altissimo livello, nel comportamento giudizioso, sereno e lucido di De Laurentiis. E poi c’è una differenza fondamentale: mentre quel Napoli post-Spalletti alimentava dubbi, lasciava interrogativi sulla reale consistenza, questo Napoli no. La situazione, secondo me, oggi è molto semplice: Napoli, Inter… e poi il vuoto. Al momento, è così".

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