Sacchi: "Il Napoli esprime il miglior calcio, ma non basta. A Lisbona c'è un solo modo per passare. Campionato? La Juve parte sempre avvantaggiata"

04.12.2016
16:00
Redazione

Arrigo Sacchi, ex allenatore ed attuale opinionista a Mediaset è intervenuto ai microfoni de Il Mattino, ecco alcune sue dichiarazioni: "Per la prima volta quest'anno l'ho visto così bene, forse solo con il Benfica aveva giocato sugli stessi livelli. Una partita pirotecnica, esaltante: uno spettacolo di armonia, fluidità di manovra, movimento senza palla, attacco degli spazi, possesso palla.

I giocatori del Napoli hanno una grande fortuna: un copione rappresentato dal gioco che moltiplica le qualità e limita pecche e inesperienze. Quindi, se commetti errori non concretizzando occasioni da rete e prendi gol perché concedi troppe chances significa che non sei attento a sufficienza.

Per me il Napoli è la squadra che ha il gioco più bello ed è allenato da uno dei migliori tecnici di Europa. Per vincere però ci sono tante componenti che partono dalla storia di una club, dalle sue vittorie, da un'organizzazione societaria. 

Quale errore non dovrà più commettere il Napoli? I concetti che valgono per tutti: anche il Barcellona visto contro il Real con possesso lento, passaggi ricevuti da fermo è andato in difficoltà pur avendo Messi. A maggior ragione questa problematica si evidenzia nel Napoli quando i giocatori si esprimono a un ritmo basso. 

Fase difensiva? Deve ancora migliorare: l'Inter è apparsa poco organizzata e poco motivata e sfruttava solo le qualità individuali, ma gli azzurri comunque non sempre hanno scalato con i tempi giusti.

Su Hamsik:  E' un giocatore fantastico, ideale per il calcio moderno: non è individualista, non è un solista ma gioca per la squadra e dà tutto senza eccedere in personalismi.

Su Insigne: Lorenzo ha un talento straordinario che secondo me non ha ancora pienamente sfruttato: deve riuscire a mettersi in mente di essere sempre un grande protagonista. Adesso sta giocando bene e sta segnando, dovrà continuare così senza rallentamenti.

Zielinski ha giocato una grande partita, per la prima volta l'ho visto muoversi bene senza palla, smarcarsi, cercare la profondità. Diawara invece davanti alla difesa un paio di volte si è fatto sorprendere: quando vedi uno correre troppo per recuperare la palla significa che non era posizionato bene.

Contro il Benfica ci vorrà una maggiore attenzione nel pressing e quando non sarà possibile effettuarlo occorrerà un'occupazione preventiva degli spazi davanti alla difesa per fare da filtro. Certo, se il Napoli non dovesse qualificarsi sarebbe un vero peccato, visto che non è riuscito a sfruttare le precedenti occasioni. Il Napoli non ha l'esperienza per fare una partita di attesa, la sua vera forza è il gioco attraverso il quale moltiplica le qualità dei suoi interpreti.

Sul campionato: La Juventus ha sempre un grande vantaggio: parte con la superiorità di aver vinto più di trenta campionati, di dominare e di poter contare su una società ricca e con un enorme fatturato

Obiettivo azzurro? Il Napoli l'anno scorso ha fatto un qualcosa di straordinario. L'obiettivo dovrà essere quello di sapere alla fine di essere riusciti a dare tutto: se riuscirà a farlo divertendo e centrando vittorie sarebbe ancora più bello. 

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