Sarri: "Juve-Napoli? Scelgo gli azzurri per amore! McTominay-Gilmour tanta roba, sono da scudetto. Osimhen in Turchia per caso, a Higuain dicevo..."

20.09.2024
19:45
Redazione

Intervista a Sarri in vista di Juventus-Napoli

Maurizio Sarri ha rilasciato un’intervista al canale YouTube di Alfredo Pedullà in vista di Juventus-Napoli di domani. 

Sarri commenta Juventus-Napoli 

Juve-Napoli arriva troppo presto? Si torna all’origine, andiamo a giocare la 5a giornata ma in realtà le squadre si stanno giocando solo ora. Tre partite col mercato aperto e poi una sosta. Significa che avranno fatto 4-5 allenamenti con la squadra con cui si gioca domenica. Per avere l’espressione finale di queste squadre è troppo presto. Avremo appena un’indicazione”. 

Sulla Juve di Thiago Motta e Giuntoli: “Stiamo parlando di un ciclo che deve durare 3-4 anni. Penso che sarà un ciclo interessante e probabilmente vincente conoscendo i due personaggi ma siamo appena agli albori. E’ chiaro che in Italia è difficile parlare di un ciclo lungo perché culturalmente siamo per il tutto e subito però poi vedi che le situazioni che hanno fatto la storia hanno avuto bisogno di tempo. Ferguson mi sembra che abbia vinto dopo 5 anni. Anche Klopp ha iniziato al terzo per poi vincere tutti”. 

Napoli scozzese: “McTominay è tanta roba ma anche Gilmour lo è. Al di là di loro il Napoli ha una squadra forte che ha sbagliato una stagione per tantissimi motivi ma che se la ritiri fuori diventa una squadra subito molto forte. Scudetto? Sarà competitivo, poi dire se vincerà o non vincerà con l’Inter attuale sarà difficile”. 

Osimhen al Galatasaray e Lukaku con Conte: “Lukaku con Conte ha sempre fatto bene e penso che continuerà a farlo. Sarà messo sicuramente nelle condizioni di fare bene. Su Osimhen invece è lì per una somma di circostanza casuale o forse meno casuale, però è lì provvisoriamente e casualmente”. 

Se ha mai avuto un presidente che ha speso 130 milioni per lui: “Forse al Chelsea abbiamo speso una cifra vicina a questa, ma in un contesto dove gli avversari spendevano anche molto molto di più. Il City spendeva tantissimo, il Liverpool anche e c’era pure lo United".

Tra Juve e Napoli Sarri sceglie gli azzurri 

Tornando su Juve-Napoli: "Entrambe troveranno o forse hanno già trovato una grande solidità difensiva. Ora bisognerà capire l'evoluzione della fase offensiva anche se la Juve arriva da tre gol in Champions e il Napoli in campionato. Tuttavia penso che entrambe hanno ancora margini offensivi". 

Dove vorrei essere tra le due panchine: "A livello di valori in campo si equivalgono. Se poi devo scegliere una panchina dico Napoli, per amore". 

Su Jorginho al Napoli: "Veniva da una stagione difficile. L'anno prima spesso giocavano col 4-2-3-1 e in un centrocampo a due può fare fatica, ma ha un'intelligenza tattica mostruosa. Ha poi qualità tecniche e umane importanti e ha fatto la carriera che meritava. Ricordo che nei primi tempi che eravamo al Chelsea la stampa riteneva che lui era troppo carente nella fase di interdizione. Poi dopo una decina di partite vennero fuori le statistiche ufficiali della Premier League e il giocatore che aveva recuperato più palloni era proprio Jorginho (ride, ndr). Non è molto appariscente e fisico ma fa il suo. Poi scatena il palleggio a tutti i compagni di reparto, grandissimo giocatore e una carriera assolutamente meritata". 

Su Koulibaly, Jorginho e Higuain come uomini che avrebbe portato ovunque: "Si parla di tre giocatori a cui sono molto affezionato ma anche forti. Non sono adatti a me, sono forti e sono adatti a quasi tutti gli allenatori". 

Chi può essere il nuovo Higuain: "Lasciamo perdere i paragoni. Facciamo solo del male se accostiamo 20enni a giocatori del genere. Higuain è stato un fenomeno e come ho sempre detto a lui poteva fare anche di più. Giocatore straordinario con doti fisiche e tecniche super. Parliamo di un giocatore top, uno dei più forti attaccanti degli ultmi 20-30 anni. Ora lasciamo crescere questi giocatori giovani, sicuramente nascerà un Higuain magari con caratteristiche simili". 

Sul pronostico Juventus-Napoli: "Non giocavo nemmeno la schedina negli anni 70, non lo so. Ho detto Napoli per amore perché lì ho fatto tre anni intensi. Alla Juve ho fatto un anno e in quei 12 mesi abbiamo fatto 6 mesi giocando senza pubblico a porte chiuse. E' normale che i ricordi propendano più verso Napoli che la Juve, è la storia che ho vissuto che è differente". 

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