
Sarri: "Contatti col Napoli a gennaio ma disponibile a luglio. Scudetto Juve senza festa, oggi festeggiano il quarto posto. Chelsea o Juve? Mi sono divertito tanto a Napoli!"
Intervista a Maurizio Sarri sui canali di Sportitalia
Ultime notizie calcio Napoli - Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ospite a Sportitalia ha rilasciato alcune dichiarazioni, toccando diversi temi nell'intervista fiume.
Dal salotto della propria abitazione e in compagnia di Alfredo Pedullà, l'ex tecnico del Napoli non ha risparmiato frecciate al presidente De Laurentiis e alla Juventus per lo Scudetto vinto ma sottovalutato e non festeggiato. Poi ha avuto modo di ritornare anche a parlare di alcuni calciatori azzurri:
Intervista a Sarri a Sportitalia
"In questo periodo che sono stato fermo sono stato più tempo con la famiglia. Ho viste tante partite e ho visto tante corse ciclistiche che è una delle cose che mi piace di più. Vengo da una famiglia di ciclisti: mio padre è stato un ciclista professionista. E' stato un anno particolare, non mi è pesato molto restare fuori visti gli stadi vuoti.
Scudetto con la Juve sottovalutato? Era dato per scontato all'esterno e all'interno. Lo abbiamo vinto senza festeggiarlo, siamo andati a cena ognuno per conto suo. Quest'anno hanno festeggiato anche il quarto posto. Una squadra che viene da tanti scudetti può succedere che sia tutto per scontato: nel calcio però nulla è scontato. Quest'anno non c'erano le condizioni per tornare in panchina, difficile trovare entusiasmo con gli stadi vuoti. Ora si ricomincia a vedere gli spettatori e la voglia ritorna.
A gennaio De Laurentiis mi ha richiamato? Non ho preso in considerazione il ritorno a Napoli perchè non avevo la certezza di essere utile al Napoli in corsa e poi mancavano alcuni presupposti. Ero disponibile per il Napoli a luglio. Gennaio era una cosa vera ma non era una trattativa vera e propria, ma solo una informazione per sapere se ero disponibile.
Sostituzione Ronaldo? Non è una gestione semplice ma Ronaldo è una multinazionale che ha interessi personali da abbinare alla squadra. Gestione difficile sotto tutti i punti di vista: rappresenta un qualcosa che può andare oltre la società, è uno con 200 milioni followers: è il prodotto della nostra società.
Jorginho pallone d'oro? Se vince l'Europeo è un papabile: è un giocatore raffinato e quindi non è comprensibile da tutti. deve tenere gli occhi solo su di lui per capire la sua grandezza: fa sembrare tutto semplice.
Chi è il nuovo Sarri? A me piace Roberto De Zerbi, ha fatto bene ad andare allo Shakhtar, gli dà visibilità internazionale ma mi dispiace non vederlo in Italia. Resto esterrefatto che una grande in Italia non abbia puntato su di lui.
Eliminazione Champions con la Juve? Non è vero che c'erano delle discussioni post partita: a me non è piaciuto vedere la squadra che ha vinto lo scudetto e poi ha staccato la spina. La squadra doveva tirare al massimo anche le ultime partite di campionato e andare alla partita di Champions più carichi. E l'ho detto anche ai dirigenti della Juventus.
Scontro Mourinho-Sarri? E' roba giornalistica, in campo ci vanno i giocatori: l'importante è vedere un calcio divertente e piacevole. Quando un allenatore si diverte lo trasmette alla squadra. Quando la squadra lo trasmette, il pubblico si diverte.
Se mi sono divertito più al Chelsea o alla Juve? Io mi sono divertito molto a Napoli!
Il famoso Inter-Juve? Tu torni su un argomento caldo. Uno fuma per forza davanti a questa domanda! Resto dell'idea mia: tutti sanno a cosa mi riferivo sullo scudetto in albergo. La verità è che la squadra in albergo quella sera ha visto quella partita con quegli errori. Chi ha vissuto quella notte sa a cosa mi riferisco. Ho visto giocatori piangere per le scale: un contraccolpo feroce sui sogni scudetto.
Chi sceglierei tra Higuain, Callejon e Insigne? Higuain è un giocatore particolare ma è anche difficile farlo accendere. Callejon ha un rendimento straordinario ed è determinante per gli equlibrati. Se parlo di Lorenzo Insigne mi scappa da ridere: da cinque anni è il calciatore italiano più forte. Ha fatto un gol che se lo fa un altro lo mandano al telegiornale per tre giorni. Se avessi bisogno di talento ti direi Insigne. Se avessi bisogno di equilibro ti dico Callejon.
Mertens prima punta? E' stata anche una botta di culo. In una partita a Bergamo siamo rimasti in dieci ed eravamo in vantaggio. Abbiamo tolto Higuain e in quarto d'ora da prima punta ha fatto il diavolo a quattro. Quando abbiamo perso Higuain e si infortuna Milik, si torna a quel tentativo. Ricordo la discussione con Dries nello spogliatoio e lui mi disse: 'Secondo lei sono adatto?'. E io gli dissi: secondo me fai 18 gol. Mi pare ne fece 28!
Roma? Mai parlato direttamente ma ci siamo stati molto vicino secondo i miei agenti.
E' più cambiato l'uomo o l'allenatore dopo tante esperienze? E' impensabile essere l'allenatore che ero a Empoli. Ad oggi la mia esigenza è quella di fare l'allenatore a 360 gradi. Se mi metti a fare qualcosa di diverso vado in escandescenza. Cerco ambienti dove posso esaltarmi.
I nomi degli allenatori di Roma sono più importanti di quelli di Milano? Sulla carta: è quello il problema. Poi bisogno andare in campo. Io sono sempre concentrato su far giocare bene la squadra.
Juventus-Lione sapendo di non essere confermato? Già a metà ottobre feci una riunione con lo staff e ho chiesto loro di fare una scelta, di andare via subito o di provare andare fino in fondo. Abbiamo scelto di vincere il campionato e di andare a casa.
Tattica difficile da assimilare? Paradossalmente c'erano giocatori giovani che avevano più difficoltà ad adattarsi al mio modo di insegnare calcio. Mentre quelli più esperti si sono inseriti bene. C'è un giocatore più esperto che non ha avuto problemi. Albiol in tre allenamenti era già pienamente inserito nei mie dettami tattici.
Fiorentina? Non dopo ma prima di Prandelli c'è stata una richiesta di disponibilità: ho dato disponibilità a luglio ma poi ahnno fatto un'altra scelta.
Marina al Chelsea mi voleva confermare e dare carta bianca? Ho fatto un errore clamoroso ad andare via dal Chelsea ma in quel momento avevo voglia di tornare in Italia e quindi andai alla Juventus. Marina mi fece anche ostruzionismo per non farmi andare via. Avevo voglia di tornare in Italia ed ho sbagliato. Il Chelsea è un grande club, ha investito molto in questi anni anche su giocatori che a me piacciono. Abramovich quell'anno non poteva venire in Inghilterra ed avevano difficoltà ad investire. E' stato un errore clamoroso di valutazione da parte mia. L'anno dopo alla mia partenza sono arrivati tutti giocatori che piacciono a me e che sono ideali al mio modo di giocare.
Europei? Sinceramente non ho viste tante partite dell'Europeo: l'Italia è palesemente la squadra che gioca il miglior calcio. Mancini è stato bravo a fare un certo tipo di calcio e ascegliere giocatori adatti a quel calcio.
Spalletti? Nell'ultimo periodo non l'ho sentito. Luciano ha l'esperienza giusta per gestire tutti i tipi di situazioni a Napoli, dove è dura allenare e non è semplice farlo. Quindi in bocca al lupo.
E' difficile per colpa di De Laurentiis? Anche, non è un presidente semplice ma i risultati li porta.
Lotito con De Laurentiis c'entra poco? Per quel poco che l'ho conosciuto si. Poi le esperienze pre campionato sono tutte belle: è davanti alle difficoltà che si vedono in faccia le persone".