Sconcerti: "Il Napoli è bello, la Juventus scaltra: per questo vince. Il calcio non è più sostenibile, ma De Laurentiis da solo non può cambiarlo"

05.10.2016
14:40
Redazione

Mario Sconcerti, giornalista della RAI ed editorialista del Corriere della Sera, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio CRC. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24: "Le inseguitrici avrebbero potuto fare qualcosina in più, ma la Juve ha un numero di soluzioni maggiore oltre ad essere molto forte nell'undici titolari. Allegri concepisce in maniera diversa rispetto a Sarri: il bianconero cerca soluzioni partita dopo partita, mentre l'ex Empoli educa la squadra ad un'idea di gioco ed ha difficoltà quasi fisica a cambiarla, accadeva lo stesso anche prima di Napoli. E' un limite che Sarri deve imparare a gestire perché su 50 partite  molte vengono decise da chi subentra. E' un maestro di calcio, ma il limite è che sei sostanzialmente sempre uguale e gli altri ti prendono le misure, senza considerare il fatto che i calciatori non possono restare a certi livelli per otto mesi. Non si può riformare da soli il mondo del calcio, però ci sono delle realtà oggettive: le principali società europee, nel 30 %, hanno cambiato proprietari perché troppo indebitati o spaventati dai debiti che dovevano fare. Adesso il calcio non è più sostenibile, i fondi sono bloccati ufficialmente ma di fatto continuano ad essere utilizzati e l'affare Joao Mario ne è una prova, lo Sporting ha incassato solo 20 milioni e gli altri soldi sono andati a questi fondi. Il calcio va cambiato, ma da solo De Laurentiis non può farlo. La Juventus è una delle più grandi multinazionali al mondo e da 100 anni la principale azienda italiana. Non si può vivere alla sua altezza, al massimo può esser preso come esempio, ma non come riferimento".

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