Scozzafava a CN24: "Costruzione dal basso? Preferirei vincere con la palla lunga e non soccombere. Su Ospina, Meret e Ghoulam..."

10.03.2021
12:30
Redazione

Monica Scozzafava parla a CalcioNapoli24 delle ultime sul calcio Napoli

La giornalista del Corriere del Mezzogiorno Monica Scozzafava è intervenuta in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (296 Digitale Terrestre) per parlare delle ultime notizie sul Napoli. Ecco quanto evidenziato da CN24:

La centralità di Insigne nel progetto Napoli? Non c’è alcun dubbio, nelle difficoltà forti si vede la vera maturità e personalità e i dubbi che c’erano su di lui sono stati sciolti. Questa è una stagione più dura di quella dell’ammutinamento, il Napoli ha consapevolezza di essere forte ma in campo si è comportata spesso e volentieri come una provinciale: Insigne è l’ago della bilancia, gli va dato questo merito e la partita col Bologna secondo me può aver rappresentato un cambio di rotta per la stagione ed Insigne è stato protagonista con loro e con il Sassuolo.

Insigne sente la responsabilità? Sì, la dietrologia fatta mi ha un po’ disturbato: spesso dimentichiamo che i calciatori per quanto professionisti e straricchi sono comunque uomini, e se a tutti i tifosi del Napoli sia venuto un moto di rabbia è facile immaginare cosa possa aver provato Insigne negli ultimi secondi con il Sassuolo. È stato uno sfogo dettato dal cuore e dall’anima che secondo me non ha fatto male, si è sempre detto che la squadra non avesse leader di personalità: però nel momento del bisogno, Insigne l’ha dimostrato.

Ora ci sono tre trasferte dure, il Napoli da tempo non vince ed avrà di fronte tre avversari complicati: qui si vedrà caratterialmente che forza ha il Napoli.

La squadra ha sempre cercato una identità e non l’ha trovata, Gattuso per questo è stato messo nel mirino della critica e qualche errore l’ha commesso, trovandosi però nel mettere più di una pezza in più di una occasione. Ha limitato i danni, il problema infortuni l’hanno avuto anche altri e la discontinuità non l’ha avuta solo il Napoli. Al massimo, tutti i ko sono stati contemporanei.

Ospina non c’è dubbio che dia maggiore sicurezza rispetto a Meret, per Gattuso, mentre l’italiano è il progetto societario. Non mi venite a dire che De Laurentiis decida chi debba giocare, o arrabbiarsi se non gioca uno al posto di un altro: la scelta è di Gattuso e se ne assume lui la responsabilità.

La gestione di Ghoulam fa parte delle scelte di Gattuso, ma Faouzi non ha quasi mai giocato anche prima: evidentemente lo sforzo fatto in certi momenti della gara potrebbe essergli stato fatale, e magari non giocava proprio per evitare questi sforzi.

Costruzione dal basso? Il Napoli è cambiato, certi giocatori non hanno reso secondo le aspettative e c’è un modulo che è cambiato: capisco che un allenatore debba seguire i suoi principi di gioco, ma se non lo puoi fare non lo puoi fare e c’è una evidenza a cui devi arrenderti. Preferirei vincere con la palla lunga e non soccombere con la costruzione dal basso che si presta anche ad errori in uscita”

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