Scozzafava: "Presto per parlare di scudetto, il Napoli dopo la sosta è atteso alla prova di maturità. Su De Laurentiis e la questione stadio..."

13.10.2015
16:10
Redazione

A Tv Luna, durante la trasmissione ADL, è intervenuta Monica Scozzafava, giornalista del Corriere del Mezzogiorno. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24:

"Entusiasmo Napoli? Tutti allo stadio quando il Napoli gioca così bene, non c'è crisi che tenga: peccato però non si sostenga la squadra allo stesso modo anche quando le cose non girano. Scudetto? Finalmente il Napoli sta entusiasmando perché ha una propria identità, ma è troppo presto per parlare di vincere il campionato: il Napoli deve superare la prova contro le piccole, che è una prova di maturità; c'è attesa e curiosità nel vedere se gli azzurri hanno superato il gap con le grandi vincendo con le medio-piccole. Bisogna dimostrare continuità anche in quelle gare, perché il Napoli è in netta crescita, avendo battuto Juve, Milan, Lazio non in maniera fortunosa ma giocando in maniera eccellente. Noi giornalisti dobbiamo però volare bassi: la squadra è cambiata nell'atteggiamento, nella disposizione in campo, nella testa e nelle gambe, ma siamo ad Ottobre e fino a Natale non si può parlare di Scudetto. De Laurentiis? Ha imparato a non sbandierare obiettivi a inizio stagione perché non è sempre conveniente: è presto e fa bene a credere in grandi obiettivi ma fa bene a non fare dichiarazioni forti come faceva erroneamente gli scorsi anni. Fiorentina? È una squadra meno solida del Napoli, ma non ha alternative di grande qualità che il Napoli invece ha. Higuain-Insigne? Mi viene in mente un paragone con la coppia Vialli-Mancini per la prolificità dei due: è un augurio che faccio a Lorenzo, di continuare a segnare tanti gol. Napoli come l'Empoli? Ci indignammo quando Sarri fece questo paragone ma il Napoli veramente ricorda il gioco apprezzato lo scorso anno dell'Empoli e il Napoli sembra adesso un'orchestra. Insigne? A Conte ha dato fastidio la forma, cioè che il Napoli abbia chiesto a Lorenzo di tornare in città, ma la sostanza è ben altra cosa: Insigne non aveva motivo di restare a Coverciano perché non era in condizione di giocare con l'Italia, quindi giusto che sia tornato qui per valutare le condizioni del ragazzo. Rapporto Mazzarri-Insigne? Lo preferì anche a Vargas per cui il Napoli aveva fatto un investimento importante, quindi credo sia stato importante il tecnico toscano nella crescita del ragazzo. Questione stadio? L'approvazione della convenzione ponte ci sarà, con diverse modifiche che faranno arrabbiare il Napoli: De Magistris perde di vista che è il Consiglio comunale che deve accettare la convenzione e il consiglio ritiene che l'offerta del Napoli sia ancora bassa, Ferlaino pagava di più."

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