
Shaqiri svela: "Quando ero all'Inter fui curato da uno sciamano"
20 presenze, tre gol e due assist in sei mesi. Quella di Xherdan Shaqiri all'Inter è stata un'avventura difficile e dalla quale tutti, calciatore in primis, si aspettavano qualcosa in più.
Arrivato nel gennaio 2015 dal Bayern Monaco su volontà dell'allora tecnico nerazzurro Roberto Mancini, lo svizzero doveva essere il grande colpo di quella sessione di mercato. Presto, però, il campo ha mostrato una realtà diversa: "L'Inter mi stava seguendo da un po' di tempo. Mancini mi chiamò e mi convinse in cinque minuti. Mi disse che sarei stato centrale nel progetto, invece non giocai moltissimo. Certo, influirono anche i soliti problemi fisici. Però, a parte tutto, credo potessero concedermi un po' più di spazio", ha dichiarato lo svizzero nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
Nonostante ciò, Shaqiri racconta di essersi trovato a suo agio con i compagni di squadra: "Devo dire che eravamo un bel gruppo. Passavo tanto tempo con Kuzmanovic, conosciuto ai tempi delle giovanili del Basilea. Poi ricordo con simpatia tanti altri: Nagatomo, Juan Jesus, Dodo...".
L'ex numero 91 precisa quanto quella squadra fosse lontana anni luce da quella di oggi: "Sono capitato in una delle Inter qualitativamente più povere degli ultimi 15 anni. Eravamo costruiti male, senza equilibrio e sinceramente senza campioni: non eravamo pronti a vincere". A riportare le sue parole è SportMediaset.