
Simeone: "Venezia? Non sarà semplice alle 12.30. Un tifo come quello di Napoli mai visto altrove! Mai lavorato così tanto come con Conte, a Raspadori ho detto una cosa..."
Ultime news SSC Napoli, le parole di Giovanni Simeone a Radio CRC: l'intervista
Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, è intervenuto il giocatore del Napoli, Giovanni Simeone. Di seguito le sue parole, diffuse tramite comunicato stampa:
«La sfida contro la Fiorentina è stata la miglior partita che abbiamo disputato nel corso di questa stagione sia in termini di gioco che per le occasioni da gol prodotte.
Gilmour? Ci ha dato una mano importante nel possesso palla e nella triangolazione: è un valore aggiunto per questa squadra. In questa partita ci sono molti fattori positivi da sottolineare: abbiamo avuto la dimostrazione le alternative sono valide e che, qualora si faccia male qualcuno, c’è subito qualcun altro che può subentrare.
Lavoriamo molto sulla fase di finalizzazione in ogni allenamento. Contro la Fiorentina c’è stato un portiere che è nella top 10 dei migliori degli ultimi anni e non è facile segnare quando hai davanti un portiere così forte. Al di là di tutto penso che la squadra debba essere sempre agguerrita e avere voglia di fare gol. Ci sono stati momenti in cui abbiamo avuto tante occasioni e non abbiamo segnato ed altri in cui abbiamo avuto poche occasioni e abbiamo segnato. L’importante è restare tranquilli e portare a casa i tre punti.
Lukaku e Raspadori hanno trovato una grande intesa. L’ho sempre detto a Raspadori, con il quale sono molto amico, che lui è un giocatore che unisce il lato offensivo al centrocampo: per me è un grandissimo giocatore e sta dando tanto alla squadra. Sono contento per lui, ovviamente anche Lukaku è un grandissimo giocatore.
Di solito il mister mi fa entrare in campo quasi sempre per sostituire Lukaku. Contro la Fiorentina, invece, ha provato qualcosa di diverso, facendoci giocare insieme: forse aveva bisogno di gente che tenga la palla e che pressi alto. In realtà, io non ho una preferenza, sono sempre a disposizione del mister. Ovviamente giocare insieme a Lukaku ti garantisce maggiore qualità, perché tiene molto bene la palla e questo mi aiuta nell’attacco allo spazio. Comunque il mister sa che ci sono tante soluzioni da poter attuare.
Per arrivare in alto bisogna avere più di 11 calciatori, lo abbiamo vissuto due anni fa quando avevamo un grandissimo gruppo. Bisogna avere 24/25 giocatori disposti a dare tutto, indipendentemente da se uno ha 2/3 minuti o 90 minuti.
Anima e cuore è quello che devono avere tutti ed è quello che ci ha trasmesso il mister. Sono valori che la città di Napoli ha già dentro di sé, ma mister Conte secondo me li ha amplificati. I tifosi sono molto contenti della stagione che stiamo facendo e come hanno detto loro dobbiamo metterci anima e cuore per queste ultime partite.
Una tifoseria come quella di Napoli non l’ho mai vista da nessuna parte, il loro supporto vale tantissimo. Per me è difficile da spiegare, sono sentimenti particolari quando entri allo stadio. A volte immagino quanto sia difficile per i giocatori avversari giocare contro di noi in uno stadio pieno e così caloroso.
La carica ce l’abbiamo sempre. Il mister ci dà carica ogni giorno: prima della video analisi, degli allenamenti, ci fa sempre dei discorsi di incoraggiamento. Siamo sempre carichi grazie anche allo staff ed al tecnico.
Venezia-Napoli? Ci troveremo in uno stadio pieno, con un pubblico che ci martellerà per tutta la partita. È un orario un po’ complesso e non è facile giocare in quella fascia oraria. Dobbiamo essere molto bravi e soprattutto carichi.
Non ho mai lavorato così tanto nella mia vita. Non so come finirà questa stagione, ma non dimenticherò mai tutto quello che abbiamo fatto quest’anno: è stato davvero difficile a livello fisico e mentale, ma una volta che raggiungi un determinato livello diventa una cosa positiva. La sofferenza diventa piacevole poiché inizi a vedere i risultati. Alla fine, si vede il lavoro fatto».
