Spalletti: "Ci sono margini di crescita, oggi dovevamo chiuderla prima. Anguissa ragazzo molto intelligente! Divento una belva se vedo calciatori che si risparmiano"

26.09.2021
23:28
Redazione

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, a DAZN al termine della partita contro il Cagliari

Ultimissime notizie calcio Napoli - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN al termine della partita contro il Cagliari. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24:

"Abbiamo già perso negli anni passati e sappiamo come si sta e poi abbiamo perso contro il Benevento. Quando indossiamo la maglia del Napoli è sempre una partita ufficiale, quindi quella sfida è un dato negativo da considerare. Abbiamo qualità per andare a chiudere gare come quella di oggi nel secondo tempo, invece siamo arrivati sulla trequarti campo ma non siamo riusciti a crearci lo spazio giusto da andare ad occupare.

Primato? Dobbiamo ancora crescere, c'è potenzialità e stasera si è fatta una buona partita perché l'abbiamo sempre gestita senza andare mai in affanno e senza forzare la giocata. Se l'avessimo chiusa prima sarebbe stato meglio. Non sai mai come reagisci se poi prendi un gol, quindi bisogna restare sul pezzo, sapendo cosa siamo e dove vogliamo andare. Ci sono squadre che devono entrare a regime e che potrebbero fare in futuro tanti punti come stiamo facendo noi.

Anguissa? In Inghilterra hanno tutti una grande fisicità, resistenza e copertura degli spazi, in Italia si preferiscono altre caratteristiche. Le sue caratteristiche qui diventa più evidenti, soprattutto perché a Napoli la squadra era carente da questo punto di vista. Lui tra il primo e il secondo tempo fa il punto su quello che succede intorno a lui: movimenti e scalate degli avversari, atteggiamenti. E' una persona intelligente, un ragazzo tenerissimo ed ha fatto subito amicizia con tutti. E' qualcosa di particolare.

Cambi? Chi non si sente titolare perché entra a gara iniziata non può fare il titolare neanche dall'inizio perché ha una personalità rivolta solo a sé stesso e non può entrare in un contesto di squadra. Ci sono cinque sostituzioni, uno è titolare del secondo tempo, di dieci minuti, di cinque minuti, e lì fa cambiare la partita. Questo è il comportamento giusto, anche perché ci sono tante partite. Fin qui l'obiettivo era far entrare tutti in condizione, magari facendo tirare la carretta a qualcuno. In campionato ci sono squadre che devono entrare ancora in forma. Noi giochiamo ogni due giorni e mezzo ed ora servono giocatori che si sono allenati bene per creare un po' di alternanza. 

I due anni di pausa non mi hanno dato una spinta in più, ho 62 anni e sono stato un calciatore scarso ed un allenatore scarso. Non avevo qualità eppure ho battuto squadre più forti ed allenatori più forti. Per questo quando vedo calciatori che si risparmiano e che hanno qualità divento una belva".

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