Tavecchio: "Svezia? Io volevo Insigne in campo. Le mie dimissioni furono un atto dovuto per la Nazione"

16.11.2018
21:30
Redazione

Carlo Tavecchio, ex presidente FIGC, ha parlato ai microfoni di Tutti In Campo su 7Gold: “Svezia? Quella partita mi ha fatto soffrire molto, un fatto

Carlo Tavecchio, ex presidente FIGC, ha parlato ai microfoni di Tutti In Campo su 7Gold: “Svezia? Quella partita mi ha fatto soffrire molto, un fatto gravissimo. Mi ha indotto a dimettermi per l'aspetto umano e degli sportivi italiani che non sono andati ai Mondiali. Fu presa da me presa di coscienza e mi dimisi. Quella partita l'ho vissuta e avevo voglia di vedere in campo Insigne. La mia riflessione fu semplice: perdemmo in Svezia e fummo sfortunati. Dopo il primo tempo a Milano, volevo in campo Insigne, forte della spinta che avrebbe avuto dai suoi tifosi presenti. Ventura? Lo volevano tutti, anche se fui io a firmare il contratto. Dopo Italia-Svezia tutti si tirarono indietro e puntarono il dito. Se Ventura avesse presentato le dimissioni prima di quella partita importante, c'era qualcosa che non quadrava e non le avrei accettate. Chievo Verona? Mi è dispiaciuto molto, avrebbe potuto recuperare la tranquillità persa. A Conte ho dato uno stipendio che più alto non potevo: il Chelsea gli dava il doppio e non potevamo competere. Tornando indietro spenderei altri 3 mln per tenere Conte. La Nazionale è il punto di riferimento del nostro paese: giusto che a San Siro ci siano 60mila persone”.

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