Costacurta: "Incomprensibile la decisione di tornare a casa ma Ancelotti saprà ricompattare la squadra. Problema Manolas-Koulibaly? Vi spiego"

15.11.2019
16:50
Redazione

Le parole di Costacurta nell'intervista rilasciata all'edizione odierna de Il Mattino

Ultime calcio Napoli Alessandro Costacurta è stato compagno di Ancelotti e poi leader della difesa nella squadra che allenò Carlo. Ha parlato del Napoli ai microfoni de Il Mattino.

Lei era in studio nel rovente post partita di Napoli-Salisburgo: cosa ha pensato?
«Sono stati momenti strani. Non si capiva cosa stesse succedendo. La cosa che più di tutto mi sorprendeva era che Carlo non si fosse presentato alle tv. Non mi sarei aspettato che potesse agire in quella maniera. Lo conosco da 32 anni ed è sempre stato ligio ai suoi doveri di persona pubblica. La cosa mi è sembrata così strana che a quel punto ho iniziato a pensare che fosse successo davvero qualcosa di grosso».

Ma a lei in carriera è mai successa una cosa del genere?
«Nello spogliatoio succede di tutto e non mi sorprende che in un momento così delicato come quello che stava vivendo il Napoli potesse arrivare qualche scossone dopo le tante scintille».

Le è successo anche con Ancelotti?
«No, con lui mai, perché i periodi brutti non ci sono stati. Questo genere di tensione l'ho vissuta con Terim e Capello, quando c'erano contestazioni dei tifosi».

Come vede la posizione degli azzurri?
«Trovo incomprensibile non accettare di stare una settimana in ritiro. Io lo accettavo di buon grado perché sapevo che faceva bene alla squadra. Credo che sia saltato qualcosa nella comunicazione tra società e giocatori».

E Ancelotti?
«Dubito che ci possa essere qualche problema con Carlo. Se così fosse sarei il primo a essere sorpreso. Carlo è sempre stato sempre molto disponibile nei confronti dei giocatori e allo stesso tempo sempre molto aziendalista. Credo che il problema non sia Carlo e infatti penso che il Napoli ne uscirà proprio perché c'è lui. Un pluridecorato come Ancelotti ne ha vissute tante: è la persona giusta al posto giusto».

Secondo lei cosa hanno che non va Manolas e Koulibaly?
«Da un punto di vista tecnico sia Kostas che Kalidou sono abituati ad essere aggressivi. Prendo il mio caso: sono arrivato a giocare fino a 41 anni perché mi sono sempre saputo gestire e tendevo a ragionare. Ho giocato sempre avendo accanto un centrale aggressivo che si combinava bene con me».

Che altri problemi vede nel Napoli?
«Sicuramente a centrocampo dove devono migliorare tutti in blocco. Fabian Ruiz è un giocatore fantastico, ma deve dare di più; Elmas è giovane e ha più alibi. Il Napoli ha qualche piccolo problema in ogni reparto, ma tutto è risolvibile».
 

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