Vinicio: "La gente ricorda la bellezza del calcio non chi vince. Sarri ha bisogno di una qualità in più in mediana. Juve? Quello scudetto doveva essere nostro... non loro"

09.04.2017
07:15
Redazione

"La bellezza domina sul mondo. E la gente ricorda quella e non certo chi vince. E su questo Allegri ha torto. Del mio Napoli si ricordano tutti perche' rivoluzionai il calcio italiano, anche se non vinse nulla", sono le prime parole della lunga intervista rilasciata da Luis Vinicio a Il Mattino: "La gente veniva con gioia a vedere quel Napoli, come fa adesso con questa squadra guidata da Sarri. Dopo una disfatta, un 6-2 in casa subito proprio contro la Juventus uscimmo sommersi dagli applausi. Perche' i tifosi azzurri si divertivano, erano contenti. Tutti si ricordano di quel mio Napoli, nessuno di chi allenava le varie Juventus degli anni ‘70. Andammo vicini allo scudetto. Quello scudetto doveva essere nostro... non loro. Il Napoli di Sarri e' come il Napoli di Vinicio? Abbiamo la stessa voglia di mettere il gioco al centro di tutto. E' il gioco che esalta le individualita'. Ervamo un vanto per l’Italia, Ameri disse che non aveva mai visto un calcio come quello di Vinicio. Lazio? Ricordo le feste sugli spalti del vecchio Olimpico. Molto sentita: una specie di derby, sempre molto sentito dal pubblico e sempre molto spettacolare. Ricordo una vittoria del Napoli con gol di Boccolini (5 dicembre del ‘75, ndr) che venne festeggiato da almeno 30mila napoletani con le note di ‘O surdato ‘nnammurato. Vincere? Sarri non senta chi gli consiglia di prendere il pallone e di gettarlo in tribuna quando serve. Per vincere ha bisogno di calciatori: va completato il centrocampo, serve maggiore fisicitaÌ. Chi eÌ ‘o lione di oggi? Il nostro capitano, Hamsik. Io lo adoro, e' un ragazzo straordinario dentro e fuori dal campo".

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