Vives: "Il Napoli corre grazie alla mentalità vincente di Conte. Lobotka? Nessuno vede il gioco come lui"
Giuseppe Vives, mediano del Toro dal 2011 al 2016, oggi allena e gestisce la scuola calcio che porta il suo nome tra Casoria e Afragola con oltre duecento tra bambini e ragazzi iscritti. Un vivaio nell'orbita granata anche se il cuore di Peppe è azzurro. Con la vittoria sulla Roma il Napoli si è confermato in vetta alla classifica, uscendo a testa alta da un ciclo terribile. “Veniamo da un'annata particolare - osserva Vives ai microfoni della Rai - non era facile ripartire. Conte ha lavorato benissimo sulla testa dei calciatori. Nella corsa scudetto l'Inter ha qualcosa in più, l'Atalanta è in una condizione fisica straordinaria, ma il Napoli è lì, è primo: è un campionato molto bello, si deciderà nelle ultime giornate”. Nel Napoli il giocatore che ricopre il suo ruolo è Stanislav Lobotka: “E' fortissimo, straordinario - le lodi di Vives - vede il gioco prima degli altri”.
Vives sa che, nonostante la differenza di valori, il Napoli domenica non dovrà sottovalutare un Torino orfano del capitano e grande ex Zapata. Emozioni forti poi per Alessandro Buongiorno che, granata fin da bambino, affronta per la prima volta la sua ex squadra. “La storia del Torino è una storia particolare - spiega Vives - Ho avuto la foruna di viverla. L'emozione provata a Superga nel ricordo degli Invincibili caduti il 4 maggio del 1949 è stata ogni anno più forte”.