
Zauli: "Miretti al Napoli? Vi spiego tutto"
Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “In Ritiro con Te Ag4in” è intervenuto l’allenatore Lamberto Zauli. Di seguito le sue parole:
«Per quanto ne sappia nella mia carriera da calciatore non sono mai stato vicino al Napoli. Dopo di che, se ne è parlato sui giornali, ma a me non sono mai arrivate delle offerte.
Miretti è un ragazzo molto serio. Il Direttore Giovanni Manna lo conosce molto bene, io stesso l’ho allenato. Alla Juventus ha avuto l’opportunità di mettersi in mostra e l’annata al Bologna ha fatto crescere la sua autostima.
Sin da subito Miretti ha dimostrato di avere qualità diverse rispetto ad altri, ma soprattutto una in particolare: la visione del gioco. Il Napoli è uno dei top club che ci sono oggi in Italia e nella rosa del Napoli Miretti può dare il suo contributo sia in fase di prima costruzione che di rifinitura. Sono sicuro che nel centrocampo del Napoli Miretti può essere importante.
Miretti principalmente è un palleggiatore, sa stare e dominare il campo e sa verticalizzare. Quindi il suo ruolo principale è quello di centrocampista, nel corso del tempo, però, gli allenatori tendono ad adattare i centrocampisti come esterni per dare maggior equilibrio in campo.
Miretti può fare diversi ruoli, per me il suo ruolo è quello del centrocampista. Dopo di che, al Napoli ci sono diversi centrocampisti che stanno facendo molto bene come incursori, ma Miretti non ha la fisicità dei giocatori titolari del Napoli.
Non c’è un modo in cui lo vedrei bene in questo Napoli. Ci sono momenti in cui si preferisce avere due centrocampisti da inserimento in area o due da palleggio. Il Napoli ha variato molto nella passata stagione. Miretti al Genoa ha giocato anche da sotto punta ed è migliorato molto anche in fase realizzazione in area.
Il ragazzo è ancora giovane e ha tante cose ancora da migliorare. Io auspico che vada in un club come il Napoli dove c’è un grande maestro come Antonio Conte che lo potrà far migliorare ulteriormente.
Inter under 23? In Italia ci sono tanti ragazzi giovani che adesso stanno giocando in altri campionati ad altissimo livello. Alla Juventus ci spiegarono il perché nacque la seconda squadra. Nell’80% delle altre nazioni ci sono già da una ventina d’anni, in Italia siamo ancora all’inizio.
È importante allenarsi con i ragazzi poiché spesso si allenano anche in prima squadra e sono sicuro che questo serva al movimento calcistico italiano. All’estero hanno ottenuto grandi risultati, noi siamo ancora all’inizio ma sono sicuro che prima o poi vedremo i risultati».