Napoli - Catania, le pagelle

20.02.2011
22:58
Redazione

De Sanctis: 7. Inoperoso per tutto il primo tempo, nulla avrebbe potuto sul palo di Schelotto. Nella ripresa neutralizza un pericoloso calcio di punizione di Lodi e si immola su Maxi Lopez in una pericolosa mischia nell’area piccola. Salvifico.

 

Santacroce: 7,5. Rapidità d’esecuzione in anticipo e pulizia in tackle. Negli ultimi minuti si fa male, ma resta in campo per mancanza di cambi a disposizione; Mazzarri lo sposta in avanti arretrando Maggio nei centrali: il difensore italo-brasiliano si fa notare anche sulla trequarti con grande generosità. Leone ritrovato.

 

Cannavaro: 7,5. Colata di cemento su tutto ciò che è rossazzurro. Morimoto, Maxi Lopez, tutti gli avanti etnei si schiantano contro di lui. Trincea e contraerea azzurra. SERGENTE DI FERRO.

 

Aronica: 6,5. Precise e puntuali le diagonali, decisa e concreta la marcatura a uomo. Non disdegna di accompagnare la manovra dando così riferimenti all’occorrenza al compagno Zuniga. Qualche errore nel disimpegno.

 

Maggio: 7. E’ in un momento di forma straordinario. Una costante spina nel fianco dei catanesi, attacca, difende, si inserisce in area e sfiora anche un gol di testa. Nel finale è il terzo di destra del pacchetto arretrato e sfodera poliedricità. Trasformista.

 

Yebda: 6,5. Approccio diesel al match, nelle prime battute è costretto a ricorrere all’esperienza per contrastare le ripartenze catanesi; rimedia un giallo per trattenuta. Passano i minuti e trova misure e geometrie per arginare ed avviare la manovra in mediana. Prezioso un taglio aereo difensivo nei concitati minuti finali.

 

Pazienza: 7. Il pugliese è il riferimento della mediana: è lui il compasso e il tamburo del ritmo per le folate laterali. Argina le incursioni centrali degli ospiti e controlla la trequarti offensiva in fase di possesso. Merita il rinnovo. Parafulmini. Dal 76’ Gargano: 6. Entra per dare rapidità al pressing ed alterna buone giocate ad altre meno, ma nel complesso risulta utilissimo. Nei secondi finali rischia con un passaggio affrettato.

 

Zuniga: 7,5 – IL MIGLIORE. Ha il merito di sbloccare il vantaggio con un inserimento improvviso, ma in generale offre una prova brillante a tutta fascia con affondi pericolosi e ripiegamenti efficaci in sostegno al pacchetto arretrato. TERRA BRUCIATA. Dal 79’ Dossena: sv. Si limita alla fase difensiva con avvedute ripartenze.

 

Hamsik: 6,5. Nel primo tempo si inverte spesso con Sosa perché si fa fatica a trovare gli spazi giusti. Illumina l’incursione dell’argentino quando viene atterrato per il Penalty. Nella ripresa recupera molti palloni, si sacrifica e gironzola al limite dell’area con bordate pericolose.

 

Sosa: 5. Cerca lo scambio con Hamsik e si inserisce in area conquistando un calcio di rigore. Tutto questo al 10’, poi gioca a nascondino: fuori dal gioco, è lento e macchinoso. Dal 61’ Mascara: 6. Entra e subito diverte con un colpo di tacco sottomisura. Sarà stata l’emozione di affrontare gli ex compagni, ma non offre una prova brillantissima pur se è prezioso nel far respirare la difesa garantendo velocità in ripartenza. Conquista utilissime punizioni che fanno scorrere il cronometro.

 

Cavani: 6. Il rigore sbagliato, palla sul palo a portiere spiazzato, mette il freno a mano ad una gara in cui pesa molto la diffida. E’ comunque, al solito, un uomo a tutto campo che incute timore e rispetto negli avversari. Si rifarà a Villareal, poi a Milano.

 

Mazzarri: 7. E’ un Napoli che sa quello che vuole: grintoso, calcolatore e grande capacità di sacrificio. Secondo posto meritato al termine di una gara in cui il turn-over è stato impeccabile. Zuniga a sinistra è una realtà a dispetto del piede naturale del colombiano, e il merito è tutto suo. Gioca la carta Sosa confondendo Simeone che si aspettava di dover controllare Mascara. L’argentino delude, ma la colpa non è del mister.

 

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Fonte : Dal nostro inviato al San Paolo, Luca Cirillo
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