
Parma-Napoli, l'Avv. Pisani denuncia: "Gravi discriminazioni e violazione diritti umani, appello alla CEDU"
L’Avvocato Angelo Pisani, presidente del Social Club Maradona e legale di aspiranti acquirenti ideatori della “Cooperativa Tifosi Partenopei” residenti in varie città d’Italia e impossibilitati ad acquistare biglietti per la partita scudetto di domenica Parma-Napoli, denuncia
"ancora nuove negazioni e violazioni solo per i tifosi e cittadini italiani non liberi di tifare per la loro squadra del cuore, soliti giochetti di potere e gravi discriminazioni e violazione dei diritti umani e valori dello sport, dichiarando che oltre a denunciare tutto alle autorità competenti e loro controllori non rimane che appellarsi alla CEDU (Corte europea per i diritti dell'uomo, ndr) per la condanna di tale sistema sportivo Italia.
Giusto pensare che quanto pubblicato sul sito del Parma per l’acquisto dei biglietti allo stadio sia organizzato di proposito per negare ed evitare che i tanti tifosi del Napoli residenti fuori regione , come i supporter della Coperativa Tifosi Napoletani vengano al Tardini … anche perché c’è da chiedersi come e perché dovrebbero avere … tutti la “Tardini card” … ???
C’è grande sconforto e amarezza per come si gestisce e sfrutta la passione e valori dei tifosi per lo sport , dichiara ancora Pisani, quello che sta accadendo con la Determinazione n. 22/2025 dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, in vista della partita Parma-Napoli e’ paradossale di fatto si è di fronte ad uno stadio privato vietato agli italiani e partenopei.
In pratica, così facendo “i gestori del calcio “ hanno vietato l’accesso a tutto lo stadio (tranne il piccolo settore ospiti) ai tifosi non residenti a Parma e provincia, a meno che non abbiano la Tardini Card guarda caso sottoscritta entro il 31 marzo 2025. È una mossa chiaramente studiata per impedire ai tifosi del Napoli, anche quelli residenti in altre regioni, di andare a vedere la propria squadra in una partita che potrebbe valere lo scudetto.
Una cosa mai vista prima. Non è più una questione di ordine pubblico, qui siamo davanti a una discriminazione grave e mirata. Una follia giuridica e sportiva. Come si può giustificare il divieto e negare l’accesso a cittadini italiani solo perché potrebbero tifare Napoli?
Serve una risposta forte e pubblica. Presenterò subito un esposto alle autorità competenti e ogni ricorso previsto dalla legge, ma se non ci si oppone ora, questa diventerà una amara e violenta prassi incostituzionale anche in futuro , pertanto occorre l’impegno di tutti per mettere in campo ogni strumento e azione legale a difesa dei diritti dei tifosi contro tale ingiustizia anche perché guarda caso Milan e Inter non hanno avuto lo stesso trattamento!".