Napoli-Lazio, le pagelle: Milik vellutato e potente, Meret diventa...Muret! Fabián elegante, Malcuit concreto. Callejon, un sì dopo...1234 minuti

20.01.2019
22:28
Claudio Russo

Meret 7 - Miracoloso in avvio su Milinkovic-Savic, e tanti altri voli sempre sul serbo. Annulla Correa in avvio di ripresa, diventa Muret al 59’ su Immobile.

Meret 7 - Miracoloso in avvio su Milinkovic-Savic, e tanti altri voli sempre sul serbo. Annulla Correa in avvio di ripresa, diventa Muret al 59’ su Immobile. Non può fare nulla sul 2-1, però chiude con sei salvataggi e due respinte.

Malcuit 7 - Milinkovic-Savic gli ruba il tempo dopo 4’, Meret salva. È l’unica problematica del primo tempo, dove mette in mostra una buona qualità con il suo destro (10 uno-contro-uno vinti su 16). Chiude su Immobile al 49’, difensivamente concreto. Nel finale Ancelotti lo avanza a centrocampo, interessante. Ed è lì che Lulic lo azzoppa nel finale.

Albiol 6 - Recupera per il match e tutto sommato Immobile non gli crea enormi problemi. Anticipato da Correa al 51’, Immobile lo colpisce con una pallonata e al 65’ si prende gioco di lui segnando il 2-1 facendogliela passare tra le gambe. Peggiora nel finale, con qualche fallo di troppo.

Maksimovic 6 - La presenza di Albiol gli facilita le cose, si fa guidare e non commette tanti errori: lascia però troppo spazio a Correa, che può servire il 2-1 ad Immobile.

Mario Rui 6,5 - Mette sul piede di Milik il possibile 1-0, peccato che il polacco centri il palo. Lancia Zielinski con un preciso suggerimento, al 49’ incespica da solo e spreca un pallone interessante.

Callejon 7 - 1201 minuti senza gol prima di stasera, alla mezz’ora Strakosha salta e lascia la porta sguarnita: preferisce alzarla col piattone. Il digiuno si interrompe dopo 1234 minuti, il destro sul primo palo è angolatissimo e Strakosha non può farci nulla. Il quarto palo della partita è suo, nonostante il fuorigioco non segnalato. Propizia l’espulsione di Acerbi. (Dall’88’ Hysaj SV)

Diawara 6,5 - Fare a spallate con la fisicità di Parolo, Lucas Leiva e Milinkovic-Savic non è semplicissimo, ma lui si oppone a testa alta in maniera ordinata e fin quando ha fiato: tre palloni intercettati, un contrasto vinto, due salvataggi. (Dal 72’ Verdi SV)

Fabián 7 - Confermato ‘regista’ e costruttore di gioco (52 passaggi al 45’, 78 totali con il 90% di precisione), sfiora il gol al 21’ ed è fin troppo elegante palla al piede quando affonda sulla trequarti biancocelesti. Al 57’ prende in pieno l’incrocio dei pali con un mancino terrificante.

Zielinski 6,5 - Mario Rui lo innesca al 21’, l’asse con Milik porta ad un palo di testa. Dribblatore all’occorrenza (4 su 4), Bastos tenta di amputargli una gamba con un intervento che non viene sanzionato. Nel festival della conclusione in porta, ci prova anche lui dalla distanza.

Mertens 6,5 - Recupera dall’infortunio, ma la sua presenza nonostante non sia al top è fondamentale. Al primo contrasto rischia di farsi male, perché Lucas Leiva lo stende, ma Dries si riprende e serve a Callejon la palla del vantaggio. (Dall’82’ Ounas SV - Strakosha gli nega il 3-1)   

Milik 7,5 - Prova a divellere il palo al 12’, che gran coordinazione! Ne prende un altro di testa al 21’, sfiora il palo al 22’: è in condizione, si vede. E la punizione al 37’ è spettacolare, un sinistro vellutato ma potente. Impegna Strakosha anche di destro, sebbene meno efficace. Al 77’ avrebbe dovuto tirare, invece di portarsela sul destro.

Ancelotti 7 - Le scelte di formazione sono obbligate, visti infortuni e squalifiche, ma i primi 25 minuti sono bellissimi: due pali di Milik, una difesa della Lazio che non mantiene, un Meret che para tutto e di più. Il miglior Napoli degli ultimi tempi. Il match è divertente: il gol arriva grazie ad un’azione stile rugby, con la palla che sfila da sinistra a destra in tre passaggi. La seconda parte del primo tempo, con tanto di 2-0, è di dominio puro. Inzaghi prova ad alzare il baricentro con Correa: gli azzurri colpiscono il palo sul possibile 3-0, subito dopo prendono il 2-1 con tanto di disattenzione e non troppa pressione su Correa. Con l’ingresso di Verdi diventa ultraoffensivo, tuttavia la difesa riesce a tenere gli assalti finali di Inzaghi.

di Claudio Russo (@claudioruss)

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