Pagelle Fiorentina-Napoli: Insigne show, Callejon efficace! Mertens approfitta del buio-VAR, Manolas e Allan da rivedere

24.08.2019
22:43
Claudio Russo

Il Napoli batte la Fiorentina per 4-3 in trasferta nella prima giornata del campionato di Serie A. Di seguito le pagelle di CalcioNapoli24

Meret 5,5 - Può fare davvero poco sul rigore di Pulgar, che lo spiazza. Poteva fare di più sulla testata di Milenkovic, blocca in due tempi su Chiesa ed è pronto su Boateng dalla distanza: sul 3-3 si distende quanto può.

Di Lorenzo 6,5 - La prima da titolare in azzurro, anche se non ha grandissimi spazi dove affondare la falcata. Chiesa diverse volte lo semina, lui risponde a modo e a tono con tanto di chiusura efficace in area di rigore. Chiude da esterno alto.

Manolas 5,5 - L’ultima volta che ha giocato al Franchi, la sua retroguardia ne prende sette. Sottil lo scherza al 15’, in avvio di ripresa quasi si ferma in favore di Meret e quasi Vlahovic gli fa scontare la cosa. Al 63’ quasi ci metteva il piedone per il 2-4. Migliorerà, per fortuna nel finale Pezzella colpisce male solissimo nella sua zona.

Koulibaly 6 - Il rientro posticipato dalle nazionali lo condiziona? Non totalmente, eppure Sottil nel primo tempo lo lascia sul posto con un dribbling secco: poi si riprende, però, sfiorando il pari alla mezz’ora e chiudendo elegantemente sugli avversari. Milenkovic sul pari gli salta in testa, sul 3-3 Boateng gli fa un grande movimento davanti e lui abbocca. Ok i 4 salvataggi, i 2 tiri bloccati ed i 4 passaggi intercettati.

Mario Rui 6 - Supera Ghoulam all’ultimo, ma anche lui soffre come altri azzurri con tanto di ammonizione per fermare Sottil. Migliora col passare dei minuti (Dal 71’ Ghoulam SV)

Allan 5,5 - Ancelotti lo fa giostrare inizialmente sul centro sinistra, si becca un’ammonizione sacrosanta e condiziona un match che non lo vede al meglio delle sue possibilità. (Dal 72’ Elmas 6 - Ancelotti lo schiera da trequartista, dato che è multidimensionale: si presenta con una deliziosa ruleta, la personalità non gli manca e non sbaglia nessuno dei 19 passaggi tentati)

Zielinski 6,5 - Chiamato alla stagione della conferma, quella definitiva, inizia con il colpo di braccio che porta al rigore (con le nuove regole). Poi cresce, spingarda da un lato e dall’altro vista la densità centrale della Fiorentina. Entra nell’azione del 2-3, riconquistando un pallone fondamentale. 61 passaggi e 7 uno-contro-uno vinti.

Callejon 7 - Lozano finalmente è un concorrente reale per il ruolo, ma oggi non c’è: la fascia è sua, ma di fronte ha pane per i suoi denti. Ne esce con la solita qualità, con tanto di destro angolatissimo sul quale Dragowski, e con l’assist per Insigne dopo il suo classico taglio..

Fabián 6 - Contro il Barcellona l’avevamo visto quasi da seconda punta, al 17’ perde l’attimo giusto per beffare il retropassaggio di Pulgar. Si perde un po’ nella sua nuova posizione, non riesce a strappare in corsa come ci aveva abituato l’anno scorso. Solo nel finale fa l’interno di centrocampo.

Insigne 8 - Il duello diretta con Chiesa lo vede in calo inizialmente, prova ad accentrarsi per entrare nel gioco: ci entra in punta di piedi con il rigore del vantaggio, si fa spazio con il lancio che porta al rigore su Mertens, si stravacca con l’apertura per il 2-3 di Callejon. Dragowski ci mette la manina al 63’, lui ci mette il testone sul 3-4 dopo aver avviato l’azione.

Mertens 7 - Nelle ultime cinque giocate in A, cinque gol: il recente passato dovrebbe essere incoraggiante, il presente parla di grandissimi passaggi a vuoto fin quando non si sveglia e mette dentro un gol paz-ze-sco. E poi letteralmente ruba un rigore altrettanto paz-ze-sco, con il VAR che non si accorge dell’errore di Massa. Entra anche nell’azione del 3-4, perchè fa parte anche lui dello storico tridente delle meraviglie. (Dall’84’ Hysaj SV - Trattiene Ribery al limite dell’area, che rischio)

Ancelotti 6,5 - Il primo Napoli della stagione, quella ufficiale, parte col 4-2-3-1 in fase offensiva eppure inizia soffrendo l’entusiasmo viola - con tanto di rigore severo. L’avvio è nettamente di marca viola, la fase difensiva non convince in più di una occasione e Montella mantiene il pallino del gioco nonostante gli lasci maggior possesso palla. Serviva un episodio per cambiare verso al match? La bordata di Mertens, il rigore conquistato (molto forzato, per carità): due gol in due minuti prima dell’intervallo premiano fin troppo gli azzurri. Un Napoli sicuramente work in progress, che può migliorare sotto tanti aspetti (la posizione di Fabián, ad esempio), e che si puntella sulla cifra tecnica superiore: basta una fiammata per trovare il 2-3, ad esempio, e anche sul 3-4. Il suo Napoli chiude col 4-3-3, mostrando carattere e mettendosi meglio in campo dopo essersi assentato per i primi quaranta minuti.

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