Pagelle Venezia-Napoli: il battello nella laguna si è arenato

16.03.2025
14:33
Redazione

Termina il match della ventinovesima giornata di campionato con il Napoli che ha affrontato il Venezia. Le pagelle Venezia-Napoli su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro.

Voti Venezia Napoli. Pagelle Venezia-Napoli, voti della partita

di Claudio Russo (@claudioruss)

Meret 6,5 - Il destro di Fila è centrale, ringrazia Rrahmani per la respinta che gli carambola addosso dopo l’uscita su Kike Perez. Rischia esitando su un pallone fuori area con Zerbin che quasi lo beffa. Salva nel recupero su Nicolussi Caviglia.

Di Lorenzo 6 - Come si incunea bene quando può sfruttare la sponda di Lukaku, ma solo una volta nei primi 25 minuti. Non approfitta del liscio di Candè, poi sostiene l’azione.

Rrahmani 6,5 - Fila gli dà un pestone dopo tre minuti, e gli…fila via al 13’. Però salva la botta sicura a porta vuota, che vale un gol. Si arrende solo al fisico dopo 11 azioni difensive. (Dal 76’ Juan Jesus SV)

Buongiorno 6,5 - Legge bene un passaggio di Duncan, difensivamente non passa nessuno, nemmeno Zerbin all’82’ che viene recuperato elegantemente.

Politano 6 - Non appare freschissimo in avvio, e comunque non trova lo spazio giusto. Ha una occasione al 63’ quasi per caso, ribattuta. Molta corsa, molti più tocchi di palla che passaggi (al 64’ sono 37 e 9). Centrale un sinistro a metà ripresa, punta l’avversario alzando il ritmo.

Gilmour 6 - Lo si vede palla al piede al 31’, quando si fa 25 metri di corsa e sbaglia un passaggio. Soffre i lanci di Radu sugli attaccanti alle spalle, in conduzione di palla solo Rrahmani fa più passaggi di lui. (Dal 76’ Anguissa SV - Prova una veronica ed il Venezia sfiora il gol)

Lobotka 6 - Tocca meno palloni del solito, nel primo tempo deve arretrare di qualche metro per gestire meglio. A campo aperto respira.

McTominay 6 - Bel colpo di testa al 19’ ma senza fortuna, c’è la mano di Radu. Fisicamente il Venezia non ha armi per contrastarlo, Kike Perez lo anticipa ad inizio ripresa. Tra i più efficienti fin quando dura: nel finale corre spegnendosi, arriva stanco e poco lucido prima di servire Simeone.

Spinazzola 6,5 - Gran chiusura per anticipare Zerbin, cercato più volte e autore di un tunnel che lo lascia sul posto. Si fida della comunicazione di Meret a fine primo tempo, mette un buon cross sulla testa di Lukaku. Nella ripresa ha una marea di spazio a sinistra, anticipa ancora l’ex azzurro al 73’. (Dal 76’ Olivera SV)

Raspadori 6 - Sfortunato nel colpire il palo, chiama Radu alla respinta, viene incontro nel recupero del primo tempo e serve Di Lorenzo. Nella ripresa contributo minimo. (Dal 76’ Okafor 6,5 - Simeone non trasforma in gol il suo cross, è pimpante e meriterebbe più minuti)

Lukaku 5,5 - Gli viene chiamato un fallo fantasioso con Raspadori che poteva andare in porta, e poi lo manda davvero al 18’. Serve a tenere palla, a guadagnare falli, poi Radu gli blocca sulla linea un colpo di testa. Coinvolto sì, nel primo tempo, poi concreto meno. (Dall’87’ Simeone SV - Impatta male il cross di Okafor)

Conte 5,5 - Una finale mondiale a bordo di battelli non si era mai vista, il Venezia è insidioso portando tanti uomini in avanti trovando spazi inconsueti giocando a tagliare il campo in diagonale, ma difensivamente è un buco che concede tre occasioni nei primi 20 minuti, e sulle palle inattive è deprimente. Manca però per grandi tratti la capacità di imporre il proprio ritmo, il centrocampo viene scavalcato con continuità ed offensivamente manca il guizzo anche se vengono create palle gol spesso e volentieri. Nella ripresa cambia tutto, il Venezia si sgonfia sul pressing ma concede spazio solo sul lato di Spinazzola. Il quadruplo cambio (perchè Anguissa e non Billing?) non sortisce effetti, anzi la squadra sembra svuotarsi a livello di energie e latitano le nitide occasioni offensive nella ripresa - la più chiara è quella del Venezia all’82’. Come se la voglia del Venezia di fare risultato fosse maggiore di quella del Napoli, come accadde con il Como. La trasferta era difficile, a detta sua, ma mica era impossibile.

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