Pagelle Napoli-Salernitana: Insigne raggiunge Maradona, Elmas è a Kitzbühel! Zielinski tocchettino docile, Mertens ad un passo da Hamsik

23.01.2022
16:53
Claudio Russo

Voti Napoli Salernitana Serie A. Le pagelle Napoli Salernitana su CalcioNapoli24 per il match del Derby campano che termina allo stadio Maradona

Pagelle Napoli-Salernitana. Termina Il match allo stadio Maradona per la 23esima giornata di Serie A con il Napoli che ha affrontato la Salernitana. Le pagelle Napoli-Salernitana su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro. Voti Napoli Salernitana.

Pagelle Napoli-Salernitana, i voti

Meret 6 - Il destro di Bonazzoli lo sorprende quel tanto che basta, poi non tocca più un pallone.

Di Lorenzo 6,5 - Altissimo sulla fascia, si toglie lo sfizio di un tacco per liberare Lozano al tiro. Si propone in sovrapposizione centrale, nella ripresa si gioca di più sulla sinistra. C’è voluto il 4-1 già al 52’ per farlo riposare qualche minuto. (Dal 76’ Zanoli SV)

Rrahmani 6,5 - Si schiaccia molto nell’azione del pareggio, è a un metro da Meret e a due da Bonazzoli. Prontissimo e al posto giusto per il 3-1, con cui si rifà del posizionamento precedente.

Juan Jesus 6,5 - Il giusto tempismo sul gol, su cui non viene a mancare il piccolo dubbio legato al VAR. Al 31’ gli basta mettere il piede per fermare Bonazzoli.

Mario Rui 6,5 - Impegna Belec su punizione, nessuno riesce a mettere in rete un traversone basso. Buco a sinistra al 33’ sul gol di Bonazzoli, prima prova a chiudere su Kechrida e poi non lo segue sul cross. (Dal 76’ Ghoulam SV)

Lobotka 6,5 - Fermato con le cattive da Obi al 15’ e alla mezz’ora, nel primo tempo si inventa un cuneo da sinistra per entrare in area. Tranquillo nella gestione, sbaglia due passaggi su 141 (e 151 tocchi): un po’ come faceva Jorginho, insomma.

Fabian 6,5 - 150ª partita in tutte le competizioni con la maglia del Napoli, rischia di impreziosirlo con un paio di sinistri che chiamano Belec al volo. Dal suo sinistro parte il cross che porta al vantaggio, Bonazzoli gli è qualche metro avanti sul pareggio - ma non è prettamente suo. Tocca una marea di palloni: quando esce è a 120 palloni toccati, l’intera Salernitana a 145. (Dal 64’ Politano 6 - Prova a sfondare con un paio di tentativi di sinistro)

Elmas 7 - Danza in avvio dopo pochi minuti, sfuggente tra le linee ed in ritardo sul cross basso di Mario Rui al 23’. Poi fa tutto da solo sul rigore, si inventa una serpentina da slalomista: il Maradona come Kitzbühel, anche se il fallo è leggero. Cerca il gol personale al 56’, ma il tiro è centrale.

Zielinski 7 - Ricerca difficoltosa di una reale posizione nei primi venti minuti, serve un gran pallone a Mario Rui. Dopo l’1-1, la Salernitana fa muro davanti a Belec. Si inventa un tocchettino docile di testa per servire Mertens sul 3-1. Con l’uscita di Fabian arretra di qualche metro, ma sfiora la rete del 5-1.

Lozano 6 - Chiuso all’ultimo dopo uno schema su corner, troppo debole il destro al 12’. Non supera l’uomo sulla fascia, meriterebbe l’insufficienza vista la pochezza dell’avversario. (Dal 46’ Insigne 6,5 - Porta Veseli al rosso con uno dei primi palloni giocati, eguaglia Diego Armando Maradona a quota 115 gol con la maglia del Napoli con un rigore freddo e preciso)

Mertens 6,5 - Non ha una posizione precisa, ma muovendosi libera lo spazio per inserimenti alle spalle - che lui serve con tocchi precisi. Beffa Gagliolo con un tunnel e viene steso in area: ci starebbe un rigore. Col penalty nel recupero segna alla 27ª avversaria differente in Serie A: meglio ha fatto solo Hamsik con 28. Al posto giusto per farsi servire da Zielinski e far registrare l’assist del 3-1. (Dal 64’ Osimhen 6 - Mette minuti nelle gambe in 25 minuti di partita senza velleità particolari)

Spalletti 6,5 - Conferma l’undici che aveva battuto il Bologna, contro una squadra davvero a mezzo servizio: prova a tenerla ancora più bassa alzando molto i terzini, ma al di là del possesso palla che spesso sfora quota 80%, si sblocca su calcio piazzato perchè le chance sì vengono create, ma non concretizzate perchè viene a mancare un pizzico di precisione e cattiveria. Scegliere di giocare con i terzini altissimi espone a svarioni che costano caro, come nell’azione del pareggio: un coacervo di tanti piccoli errori dei singoli. Il rigore nel recupero permette di sciogliere il leggero nervosismo di fronte alla muraglia granata, il terzo gol in avvio di ripresa lo cancella ed il quarto - al 52’ - mette la parola fine con quel cinismo che era un po’ venuto meno. Il resto - 37 minuti! - è accademia pura ed esercizio di stile: il 4-1 è anche stretto per la differenza di livello, ma non gli andrà giù il gol preso sull’unica azione pericolosa degli avversari.

Notizie Calcio Napoli