Zurigo-Napoli, le pagelle: Insigne onora la fascia, Zielinski coltello nel burro! Meret supera l'esame europeo, Milik ringrazia Brecher

14.02.2019
22:55
Claudio Russo
  • Meret 6,5 - Esame all’università in settimana, esame europeo contro lo Zurigo. Passato senza troppi patemi, Kololli gli segna facendo il cucchiaio. Strepitoso nel finale su Khalifi.
     
  • Malcuit 6,5 - Kololli lo ricordiamo di più per il tuffo nel fossato dopo una rete segnata a Cipro: un tentativo del suo diretto avversario finisce subito sul fondo. Senza difficoltà mette dentro il cross che porta al raddoppio, al 69’ inventa l’azione del possibile 0-3 dall’inizio alla fine. Marchesano gli si para davanti in solitudine al 79’.
     
  • Maksimovic 6 - Odey è sterile e legnoso, ma comunque gli regala un pallone al 15’. Quando può, chiude in anticipo anche di testa. Ceesay al 68’ gli sfugge via, troppo rilassato. Incolpevole sul rigore? Chissà.
     
  • Koulibaly 6 - Mette un freno a Odey al 15’, cade in area al 20’ ma l’arbitro non ravvisa gli estremi per un eventuale rigore. Se Fabián è marcato, non si nasconde e va al lancio lungo. Impatta male nel recupero del primo tempo, nella ripresa Brecher gli nega il gol con una parata incredibile.
     
  • Ghoulam 6,5 - Gli gettano contro più di un accendino nei primi venti minuti, al 24’ Untersee lo stende e al 27’ la spara in curva. Gran cross per Zielinski, ma quando va sul fondo nessuno riesce ad opporsi (dieci cross tentati). Rischia il giallo per un fallaccio su Odey. (Dal 76’ Luperto SV - Ancelotti lo butta in campo a quasi due mesi dall’ultima apparizione, il 22 dicembre con la SPAL)
     
  • Callejon 7 - Ottimo fraseggio con Insigne e Malcuit in occasione dello 0-2, si fa trovare al posto giusto nel momento giusto. Brecher devia in angolo un tentativo in avvio di ripresa. I suoi tagli meriterebbero assistenze migliori, gli svizzeri lo soffrono tanto.
     
  • Allan 6 - Winter alla mezz’ora riesce a farsi trenta metri di campo e tirare - male - soltanto perché il brasiliano si sgancia in avanti. Corre come suo solito, rincorrendo gli avversari (due contrasti vinti): quando esce, fa un segno ad Ancelotti come se qualcosa non andasse bene. (Dal 60’ Diawara 6 - Mezz’ora in tranquillità, per cercare di ricostruire le distanze tra i reparti: ingenuamente ammonito)
     
  • Fabián 6 - Ancelotti gli chiede di abbassarsi per costruire l’azione con i suoi tocchi, non disdegna le verticalizzazioni o passaggi orizzontali che tagliano il campo. Al 72’ prova un tiro che finisce ampiamente fuori.
     
  • Zielinski 7 - Vive un buon momento di forma, e al 20’ affonda come un coltello nel burro nelle maglie della difesa svizzera. Quando viene lanciato, ha tanto campo davanti: al 33’ la girata di testa finisce di poco a lato. Spreca al 41’ una palla ghiottissima, così come nella ripresa. Se fosse sempre cattivo come nella giocata dello 0-3, sarebbe devastante.
     
  • Insigne 7 - La prima da capitano ‘vero’, senza Hamsik, coronata dal gol più facile che, tuttavia, non è da buttare. Sfiora il raddoppio al 19’ ma Brecher reagisce bene, velo - chissà quanto voluto - sullo 0-2. (Dal 68’ Ounas 6 - La difesa dello Zurigo gli permetterebbe di dribblare a piacimento, nel giro di un minuto mette Malcuit davanti a Brecher. Sfortunato nel finale, il portiere gli nega l'1-4)
     
  • Milik 6,5 - Brecher stoppa un pallone in maniera ridicola, lui ne approfitta e regala un assist semplice semplice ad Insigne. Gli svizzeri preferiscono usare le maniere forti per fermarlo. Impegna Brecher dalla distanza, al 69’ viene anticipato praticamente sulla linea di porta e al 70’ tira in condizioni precarie (ed in offside).
     
  • Ancelotti 6,5 - Deve rinunciare a Mertens in extremis, e Magnin dall’altra parte pensa maggiormente a difendersi: il gol del vantaggio mette in discesa la partita, quello di Callejon chiude virtualmente il discorso qualificazione. Lo Zurigo è nettamente inferiore dal punto di vista tecnico, e spesso ricorre alle mani pur di fermare i suoi. Un problema? La possibilità di mettere a segno molti più gol, creare tantissime occasioni e concretizzarne un’inezia. Nella ripresa le distanze tra i reparti aumentano, e lo Zurigo riesce a fare capolino nei pressi dell’area di rigore. Lo 0-3 di Zielinski regala tranquillità in vista del ritorno, c’è già più di un piede agli ottavi di finale: il rigore di Kololli non può creare troppi problemi, ma si registra qualche imperfezione difensiva nella ripresa.

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di Claudio Russo (@claudioruss)

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