De Giovanni su Maradona: "Ho pianto alla sua scomparsa: la mia generazione perde un pezzo di anima. Ora non muore, diventa leggenda"

26.11.2020
10:10
Redazione

De Giovanni su Maradona

Napoli - Maurizio de Giovanni commenta e si emoziona per la morte di Maradona, ancora di più raccontando queste sensazioni, proprio mentre tanti tifosi azzurri sono davanti al murales di Diego a tributargli il loro profondo e incancellabile affetto. Queste le sue parole a Il Mattino:

De Giovanni

De Giovanni, che cosa ha provato alla notizia della morte di Maradona?
«Francamente ho pianto».

Un dolore vivo.
«Il cuore mi si è spezzato in due e ne ho sentito il rumore. (E mentre lo racconta la sua voce si incrina profondamente ancora, ndr). Non è semplice, la mia generazione perde un pezzo di anima, senza mezzi termini. Un perdita enorme».

E adesso, de Giovanni?
«Secondo me lui adesso entra nel mito, nella leggenda. Lui non muore».

Che cosa vuol dire?
«No, non muore. Lui sarà un santo patrono laico per Napoli».

Qual è il ricordo più bello che le è rimasto dell'avventura di Maradona con la maglia del Napoli?
«La punizione che si infilò nell'angolo della porta dello juventino Tacconi».

3 novembre 1985, Napoli-Juventus. Tocco di Pecci, gol e San Paolo in visibilio per la vittoria per 1-0.
«Sì, quel tiro contro le leggi della fisica. Non posso pensare ad altro che a quello».

Perché?
«Perché rappresenta l'identificazione tra la squadra e la città. Lui è l'uomo simbolo al quale sarà anche giustamente intitolato lo stadio di Napoli».

Solo questo?
«Per la verità mi piacerebbe anche che la Società sportiva riconoscesse di più il suo passato di calciatore, magari attraverso una partita e un museo per ricordarlo».
 

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