Maradona, pubblicate le chat Whatsapp tra i medici! C'era marijuana sul tavolo

Ultimissime notizie Napoli. Emergono nuovi retroscena sulla morte di Diego Armando Maradona, mentre proseguono le indagini della giustizia argentina per capire se ci sono responsabilità penali da attribuire ai medici che lo hanno curato gli ultimi giorni di vita. Oggi Il Mattino di Napoli pubblica le chat Whatsapp con i messaggi scambiati tra i dottori che stavano assistendo Maradona.

Maradona, le chat Whatsapp dei medici

Ecco il drammatico scambio di messaggi inviato su Whatsapp la mattina del 25 novembre dalla psichiatra Agustina Cosachov dalla casa di Diego Armando Maradona al neurochirugo Leopoldo Luque. Pochi minuti dopo l'ex campione del Napoli sarebbe deceduto. Entrambi ora sono indagati per omicidio colposo.

• Luque: «Dimmi, è vivo?».
• Cosachov: «Non lo so, è in arresto cardiaco. Lo stanno rianimando. Come Dio vorrà».
• Cosachov: «Sono scossa. Adesso stanno provando a rianimarlo. Sta per arrivare un'altra ambulanza. Non dicono niente».
• Cosachov: «Lo stanno rianimando però niente. Non possono trasportarlo perché è in arresto».
• Luque: «Fammi sapere se ce l'hanno con noi».
• Cosachov: «È morto Leo».
• Luque: «Ok».

I magistrati di San Isidro hanno ipotizzato che lunga sia stata l'agonia di Diego nella sua camera da letto: dalle sei alle otto ore. Quando arriva la dottoressa Cosachov, Diego stava già male. Una drammatica sequenza che mette in risalto il grave comportamento di Luque, finito subito sotto accusa da parte del magistrato Laura Capra e del coordinatore generale della Procura di San Isidro, John Broyard. Pare addirittura che sul tavolo della casa ci fossero tracce di marijuana, anche se non sono state rilevate nel sangue di Maradona.