“A Doc Paul, un abbraccio!”, "Grazie fratello, no al razzismo!". Koulibaly invia una maglia con dedica al cestista di Milano Paul Biligha [VIDEO]

22.08.2020
11:29
Redazione

Per Paul Biligha, giocatore di basket dell’Olimpia Milano dopo l’intervista dello scorso maggio a SportWeek, magazine della Gazzetta dello Sport, e la Laurea in Agraria, è arrivata la maglia del difensore centrale del Napoli Kalidou Koulibaly: “A Doc Paul, un abbraccio!”. Lo scatto è stato pubblicato su Twitter dalla società meneghina, con tanto di video di ringraziamento da parte di Biligha.

Di seguito un estratto dell’intervista di Biligha.

Il voto, Paul?

«Novantatrè su 110. Non male, dai»

Non male, no, per un giocatore di Serie A che oggi si divide tra l’Olimpia Milano e la Nazionale.

«Ho studiato la sera a casa, di notte in autobus di ritorno dalle trasferte. Quando giocavo a Cremona avevo solo una partita a settimana e quindi molte mattine libere: sfruttavo quelle. Già a Venezia, con le Coppe di mezzo, le cose cambiarono e aprivo i libri anche durante i viaggi in aereo con la squadra. Ventitrè esami, la maggior parte dei quali, sembrerà strano, sostenuti durante il campionato, perché d’estate l’università è chiusa e io in ritiro con la Nazionale. In questa stagione, per fortuna, mi mancava di preparare solo la tesi, perciò il fatto di giocare nella squadra più importante in cui sia stato finora, Milano, non ha inciso negativamente sul mio rendimento negli studi. Anzi, preparare la ricerca mi ha rilassato»

Ti sei laureato in Agraria.

«In Scienze e Tecnologia Applicate, sezione Agraria. Relatore il professor Bettini, ho dato una tesi sulle energie rinnovabili nella zona subsahariana. Sono nato in Italia, a Perugia, da genitori camerunesi. Quello delle energie rinnovabili in Africa è un tema che sento molto: il futuro di quel Continente passa anche da questo. Per produrre energia elettrica e cucinare, oggi in Africa si continua a bruciare legno e a usare bombole di gas propano, con tutti i rischi connessi: aumento dell’inquinamento e pericolo di scoppi e incendi. La sola energia rinnovabile alla quale si attinge è data dalle turbine d’acqua, ma l’acqua in quelle zone è un bene prezioso e dunque, per preservarne le riserve, in molte città si taglia la luce per alcune ore al giorno. Sfruttare il sole, il vento, l’energia geotermica per la costruzione degli edifici, consentirebbe di risolvere questi problemi. Questo è stato l’argomento della mia testi; questo è il settore nel quale vorrei lavorare in futuro»

In Africa?

«In Africa, in Camerun. Sono e mi sento italiano, ma non dimentico le mie origini. Nei prossimi anni mi concentrerò a sviluppare i miei studi attraverso una serie di Master, a fine carriera potrei trasferirmi in Camerun. Ma non è una cosa che si improvvisa, ci vuole un progetto dietro»

Il colore della pelle è stata una difficoltà in più?

«No. Pochissima discriminazione, solo casi sporadici, di quelli inevitabili quando giochi o fai il tifo e l’adrenalina ti manda in tilt il cervello»

FOTO ALLEGATE
Notizie Calcio Napoli