Il Mattino - Mancini imita Ancelotti e Insigne non tradisce, ma 4 gol in 30 gare sono pochi! Ventura l'autolesionista aveva torto marcio

18.11.2018
09:20
Redazione

Il Mattino analizza la partita di Lorenzo Insigne di ieri a San Siro in Italia-Portogallo. Lui e ombre titola il noto quotidiano. Il ragazzo con il numero dieci

Il Mattino analizza la partita di Lorenzo Insigne di ieri a San Siro in Italia-Portogallo. Lui e ombre titola il noto quotidiano. Il ragazzo con il numero dieci ha finalmente brillato. Ma soltanto nel primo tempo. Ma anche stavolta non ha segnato, questo è un bel problema per un attaccante che in 30 partite con la Nazionale ha segnato appena 4 reti e solo una (con Liechtenstein) in una gara ufficiale (non segna dal 27 marzo con l’Inghilterra, ora sono sette le gare senza gol.

Nei primi 45' parte forte: conclusione potente e angolata dopo pochi minuti, con Rui Patricio che salva e Immobile sulla respinta a porta spalancata mette in curva. Tanti i colpi di tacco e le belle giocate. Si trova molto con Verratti e Jorginho. Manda Immobile in porta poco dopo, ma l'attaccante della Lazio colpisce Rui Patricio. Contro il Portogallo nessuno ha inciso più di Lorenzo per maturità e geometria.

Lorenzo strappa applausi a quei tifosi che tirano un sospiro di sollievo: abituati a vederlo sempre con la maglia del Napoli, finalmente possono godere per le sue gesta. Mancini non pensa affatto di passare nella categoria a cui appartiene Ventura, ovvero quello degli autolesionisti e dunque sapendo di avere Insigne in queste condizioni lo lascia fare. Inventa anche per Barella come capita con Callejon nel Napoli, ma il centrocampista del Cagliari non impatta il pallone. Ventura aveva torto marcio. La sua prestazione è legata a una intuizione di Mancini, ovvero imitare Ancelotti. Nel secondo tempo fa una fatica enorme a mettersi in evidenza.

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