Benitez spiega il turn over: "E necessario per vincere". Stasera previsti altre novità dal primo minuto

02.10.2014
10:10
Redazione

Rafa Benitez cambia ancora il Napoli. Stasera alle 19 affronta in Europa League lo Slovan di Bratislava e l’imperativo è : vincere. Il verbo per Rafa. «Vincere e, dunque, mettere in campo le forze più fresche». Domenica scorsa il Napli giocava a Sassuolo e tra tre giorni aspetta il Torino al San Paolo. Ribadisce il suo credo, Benitez: «Considero solo la vittoria, ma stiamo attenti, perché lo Slovan non è quello visto contro lo Young Boys». È un Rafa Benitez serio e determinato quello che lancia il suo Napoli alla seconda tappa del cammino in Europa League, nella tana dello Slovan Bratislava che non se la passa bene visto che è quinto in classifica dopo dieci giornate di campionato con soli 16 punti e ha perso 5-0 a Berna la prima partita di Europa League. L’occasione, insomma, è ghiotta per Benitez che sa bene che una vittoria a Bratislava sarebbe davvero una svolta per il Napoli che non è ancora riuscito a vincere due partite di fila. Un’iniezione di fiducia importante, proprio quello di cui la squadra azzurra ha bisogno, per stessa ammissione del suo tecnico, dopo la mazzata dell’eliminazione della Champions League. Rafa fa turn over e le chiavi dell’attacco per la prima volta potrebbero finire in mano a Michu, con Higuain in panchina. Rafa non conferma: «Non dico chi scenderà in campo - spiega Benitez - ma dico che faremo dei cambi perché non è facile tenere gli equilibri giocando ogni tre giorni». Tour de force ma anche un doppio impegno per scacciare definitivamente le nubi della crisi con un possibile filotto di tre vittorie consecutive prima della sosta per le nazionali. «Quando si vince - spiega Benitez - si dice sempre che il risultato può rappresentare la svolta positiva. A Sassuolo abbiamo mostrato carattere, soffrendo come abbiamo fatto in altre partite in cui magari meritavamo qualcosa di più». Qualcosa in più è pronto a dare Marek Hamsik che torna nella sua Slovacchia, con oltre 100 tra parenti e amici che verranno a sostenerlo da Banska Bistryta, la sua cittadina d’origine. «È una gara speciale per me, ho giocato qui due anni e mezzo con la Primavera e poi la prima squadra per poi andare nel grande calcio. Sarà emozionante, sono contento di poter essere un esempio per i giovani, ma in campo conterà solo vincere».

Fonte : Corriere del Mezzogiorno
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