Corbo: "Il risveglio di Higuain non risolve i rebus della formula tattica. Un giocatore di Pioli è da seguire"

05.03.2015
10:50
Redazione

Klose, 37 anni a giugno, è da seguire. Bello da vedere. Non solo per il gol che schioda la partita. Ma per i suoi movimenti. Accorcia sui compagni, restituisce e va subito a creare situazioni di pericolo. Benitez all’inizio avrà anche ammirato l’impianto laziale di centrocampo. Si accorge che in quella zona il Napoli subisce, ma attende per cambiare qualcosa. Cataldi e Parolo i mediani esterni del 4-3-3 accompagnano il gioco in attesa di liberare qualcuno davanti alla difesa. Funziona meglio il triangolo di destra, con Cataldi che si collega con Basta e uno spento Candreva. Parolo non sempre trova Radu troppo defilato, più spesso Anderson. Ma è Klose l’incubo, si fa vedere e diventa insidioso. Scomodo per il tenace Britos. Una vivace lotta che metterà entrambi fuori uso. Operano bene al centro i due mediani laziali, dove all’inizio sbanda il solito Inler, lasciando a David Lopez compiti da eroe impossibile. Come domenica scorsa, quando il Torino costruiva l’azione, a Roma il Napoli comincia con rinvii improbabili. Affida la palla al destino. Higuain è il solo attaccante a tentare qualche invenzione, nel primo tempo. Mostra tutta l’ansia di rifarsi dopo Torino, Gabbiadini invece appare svagato, un turista per caso, mentre De Guzman offre la sua generosa corsa, ma non sa più quale zona coprire. Più che la chiave tattica, è da valutare la condizione atletica. Qualche disagio c’è: i contrasti sono troppo duri con troppe ammonizioni evitabili e scontri spesso in ritardo. Non solo, il primo tempo che aveva lasciato Benitez senza parole a Torino, sembra ripetersi a Roma. Ma come a Torino, è il Napoli a reagire, liberandosi delle sue ruggini: avanza il centrocampo, si riprende Inler, riappare Mertens, Andujar dà sicurezza emarginando ormai Rafael, la squadra esce da quasi un’ora di impacciata difesa. Merito anche di Higuain che tenta di coinvolgere nel suo furore Gabbiadini, proponendogli anche il gol del pari. Ma Gabbiadini, appagato, esce per Callejon. Mossa giusta, come quella di Keita per il deludente Candreva. Il finale vede il Napoli in evidenza: segno questo che la squadra, snaturato il modulo con esterni più morbidi, costruisce meglio sullo slancio emotivo e irrazionale quando fatica e disordine spengono gli avversari. Roma restituisce Higuain al Napoli, ma rinnova un dubbio fastidioso. Tra Gabbiadini, Callejon, De Guzman, Mertens e Hamsik quali sono i tre giusti da combinare con il bomber, perso a Torino e subito ritrovato?

Fonte : Corbo - Repubblica
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