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Coronavirus, clamoroso negli USA: 16enne napoletano bloccato in aeroporto di New York da giorni

01.04.2020
10:20
Redazione

Coronavirus USA - Armando, 16enne napoletano e altri 40 minorenni italiani bloccati da giorni nell'aeroporto di New York come il film The Terminal di Tom Hanks, le madri disperate

Notizie Napoli - Coronavirus USA, incredibile quanto sia accaduto nelle ultime ore a New York. Il Mattino riporta l'accaduto, dove il protagonista è un giovane 16enne, rimasto bloccato nello scalo a New York, proprio come nel film The Terminal, dove il protagonista Tom Hanks è costretto a vivere nell'aeroporto per anni e rimasto bloccato senza poter tornare in Siria o entrare a New York. Intanto, è proprio questo che sta accadendo a un giovanissimo ragazzo di soli 16 anni.

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Coronavirus, Armando bloccato da giorni con altri minorenni a New York

«Pervasa da un sentimento patriottico mi illudevo che, una volta giunto a New York, mio figlio sarebbe tranquillamente tornato in patria grazie alla nostra compagnia di bandiera. Invece no: a lui, come ad altri quaranta studenti italiani, tutti minorenni, è stato negato l'imbarco. Sono stati lasciati soli - nell'aeroporto della città che conta il più alto numero di contagi al mondo - senza bagagli, senza mascherine e guanti di ricambio. E io, in qualche momento, mi ero anche illusa che essere cittadini italiani avesse ancora un valore».

E' così che inizia un messaggio straziante di Rossella Guariglia, mamma di uno studente di 16 anni, affida alla sua pagina Facebook. Paura e preoccupazione, ansia e voglia di denunciare:

«Quello che sta succedendo a quei ragazzini - si indigna la Guariglia - è assurdo e intollerabile: i nostri figli sono lì da due giorni, e non sappiamo quando riusciranno a tornare a casa».

Armando, giovane stuedente napoletano, che si trova a Los Angeles per il progetto exchange student, viene avvisato insieme alla sua famiglia di una possibilità di chiusura della scuola a causa delle complicazioni del Coronavirus. Lì la decisione di far rientrare Armando, come tutti gli altri studienti italiani in America che ora da 2 giorni per il momento sono bloccati in aeroporto a New York, sono circa 40.

«Mio figlio è arrivato a New York due giorni fa - racconta mamma Rossella - ma da Los Angeles ce ne sono voluti quasi dieci prima di trovare un volo per l'aeroporto Jfk dal quale - dopo poche ore - sarebbe dovuto salire a bordo di un aereo Alitalia che lo avrebbe portato a Roma. Abbiamo contattato la Farnesina, hanno tutti paura e hanno solo 16 anni. Saperli soli, in un aeroporto ad alto rischio contagio come quello di Ny, vi assicuro che non ci fa stare per niente tranquilli».

La spiegazione è smeplice: a causa dell'emergenza Coronavirus, ci sono meno voli e con meno passeggeri per rispettare le distanze. Quindi presto toccherà ad Armando che intanto è ancora a New York, in attesa che arrivi il suo turno: senza bagagli e senza neanche una mascherina di riserva con la quale sostituire quella che ha ormai sulla bocca da giorni. 

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