ESCLUSIVA - Crotone, il tatuatore della squadra: "Tre rossoblu pazzi per i tattoo. Salzano si è tatuato un pezzo di Napoli, con Trotta e Palladino mi chiede di parlare in dialetto per sentirsi a casa"

22.10.2016
12:30
Bruno Galvan

Tra Crotone e Napoli c'è la firma di un napoletano sui corpi dei calciatori allenati da Davide Nicola. Stiamo parlando dei tatuaggi fatti dal partenopeo Amedeo Rossi, punto di riferimento dei calciatori calabresi in ambito tattoo. La storia di Amedeo e il Crotone nasce per caso: "Tutto è nato per caso alcuni anni fa. Avevo un caro amico che aveva un negozio di abbigliamento a Crotone. Da lì abbiamo deciso insieme di aprirci un laboratorio di tatuaggi (Live Ink, ndr) nella città pitagorica dove poi sono arrivati tutti i calciatori rossoblu". A Quarto, città d'origine di Amedeo, c'è una sorta di derby in famiglia tra lui e Costantino Intemerato, coiffeur degli azzurri.

Tanti napoletani tra campo e città domani pomeriggio...
"Esattamente. Salzano, Palladino, Trotta, come del resto io, ci sentiamo a casa qui. Quella di Crotone è una piazza calda e passionale come la nostra. Chissà non possa nascere un bel gemellaggio domani"

Chi è stato il calciatore più indeciso nel richiederti un tatuaggio?
"Sicuramente Ricci quando giocava a Crotone un anno fa"

I più pazzi ed esigenti?
"Direi senza dubbio Festa e Stoian. Il primo si è sottoposto a due sedute da ben 8 ore e con grande pazienza non si è lamentato. Stessa cosa posso dire di Stoian che si è fatto tatuare l'interno coscia, punto molto delicato e doloroso, senza dare segni di sofferenza. Ricordo anche Cordaz che si è fatto tatuare sua figlia sul cuore"

Dei napoletani-crotonesi hai tatuato qualcuno?
"Dei nuovi arrivati nessuno così come Palladino che ne aveva qualcuno di tatuaggio, ma credo li abbia fatti cancellare. Solo Salzano ho tatuato, con lui ho un rapporto speciale. A Nello gli sto per fare un bambino di spalle con il pallone che guarda una porta di calcio con il Vesuvio come sfondo. Voleva qualcosa che gli ricordasse Napoli"

Un pezzo di Napoli che vive anche nel cuore della Calabria...
"Sicuramente. Pensa che quando mi vedo con Salzano, Trotta e Palladino mi chiedono espressamente di parlare napoletano perchè vogliono sentirsi a casa"

Ma il presidente Vrenna non si è fatto tatuare per la promozione?
"No. Diciamo che si era fatta una promessa che tutti si sarebbero dovuti tatuare con la salita in A, ma la cosa è morta lì" 

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