
Forgione: "Juve-Napoli, non bastava la già cervellotica discriminazione, ora siamo alla persecuzione pura: ennesima figuraccia"
Angelo Forgione parla, sui propri canali social, della scelta della Juventus di non vendere i biglietti per il match contro il Napoli ai residenti e ai nativi in Campania:
"Non bastava la già cervellotica discriminazione della residenza alla quale siamo abituati. La vendita dei biglietti per la sfida fra #Juventus e #Napoli, in programma sabato 31 agosto all'Allianz Stadium, è vietata pure a chi in Campania ci è proprio nato. E qui siamo alla persecuzione pura, perché è chiaro che la misura tenda a bandire dallo stadio bianconero chi, nato a Napoli e in Campania, vive a Torino e zone limitrofe. Con buona pace anche dei campani di fede bianconera. Da #Torino hanno fatto sapere che la decisione sarebbe stata concordata con la Questura, che però ha smentito seccamente: "La Questura di Torino non ha mai concordato tale decisione con la società sportiva né intende condividerla". Ricominciamo bene! E allora faccia divieto pure al suo allenatore, la #Juve. Così di napoletani di nascita non ne resterà nemmeno uno, e gli amici di Giampiero Amandola non dovranno neanche distinguerli elegantemente dalla puzza, come i cinesi".
Poi aggiunge:
"La #Juventus la chiama precisazione, forse per coinvolgere la dissociatasi Questura di Torino nella decisione di bandire i nativi campani dal prossimo match contro il Napoli, ma è una semplice pubblicazione di un e-mail PEC inviata agli uffici di pubblica sicurezza che non fa altro che confermare che l'iniziativa è tutta sua. Semmai è una precisazione, del tutto mendace, quella in calce secondo la quale "le modalità sono le medesime applicate in occasione della gara della scorsa stagione", quando invece il divieto era limitato ai residenti in Campania. Ennesima figuraccia di un club che finge di combattere le discriminazioni in partnership con la dormiente #Unesco".