Genny la Carogna
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Genny la carogna collabora con la giustizia, minacce alla famiglia e auto distrutte! La sorella: "Noi ci dissociamo da quanto sta facendo"

21.05.2019
09:33
Redazione

Napoli News - Gennaro De Tommaso, noto come Genny la Carogna, collabora con la giustizia, minacciata la famiglia e distrutta l'auto della sorella che accusa: "Ci dissociamo da mio fratello"

UIltimissime notizie Napoli - Genny la carogna, presa di mira l'intera famiglia! E' questo quanto riportato dall'edizione odierna de Il Mattino. Un’auto distrutta, minacce trasversali ed episodi sinistri a Forcella, nel mirino della Camorra è finitala famiglia di Gennaro De Tommaso, ex capo ultrà del Napoli e ormai noto da anni come Genny la carogna, dopo che ha deciso di collaborare da mesi con la giustizia, buttando alle spalle il proprio passato criminale. 

Genny la carogna, intimidazioni alla sorella!

Il Mattino riporta l’episodio più grave avvenuto sabato notte, quando due ragazzi avrebbero spaccato il vetro anteriore di una Smart nera, usata proprio dalla sorella di Gennaro De Tommaso, mentre le sagome dei due presunti aggressori sono state puntualmente registrate dalla telecamera di un bar. L'episodio è avvenuto tra via Vicaria Vecchia e via Forcella. Un episodio raccontato da Filomena De Tommaso, sorella di Gennaro, che in questi mesi ha preso le distanze dalla scelta di collaborazione con la giustizia ufficializzata dall’ex narcos con il pallino per il tifo organizzato. Parla Filomena De Tommaso:

«Noi ci dissociamo da quello che sta dicendo mio fratello, non c’entriamo con la sua scelta di collaborare con la giustizia». Cinque anni fa, la sagoma di De Tommaso fece il giro dei notiziari, quando assicurò il suo imprimatur alla finale di coppa Italia Napoli-Fiorentina, dopo gli scontri culminati nella morte del giovane Ciro Esposito. Altri tempi, quando a cavalcioni sulla ringhiera, maglietta per «Speziale libero », braccia aperte, rassicurava i suoi sul fischio d’inizio.

La collaborazione di Genny la carogna con la giustizia, a giugno in aula per un processo

A metà giugno è previsto il debutto di Gennaro De Tommaso in un’aula di giustizia, nel corso di un processo a carico di presunti narcos di Forcella, mentre è prossimo a scadere il tempo assegnato a chi decide di collaborare con le istituzioni per raccontare quanto in proprio possesso agli inquirenti. Probabile che scadenze di questo tipo abbiano alimentato sentimenti di rivalsa, progetti di vendetta da parte di chi in questi anni ha avuto rapporti «commerciali » con l’ormai ex trafficante di droga in giro per l’Europa.

Condannato a 18 anni di carcere, al termine delle indagini condotte dalpm Francesco De Falco, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, Genny la carogna ha deciso mesi fa di collaborare con la giustizia. Una svolta che ora più che mai viene respinta dalla sua famiglia, dal momento che i più stretti parenti di De Tommaso hanno deciso di rinunciare al piano di protezione previsto dallo Stato e di rimanere a Forcella. Mesi dopo la decisione di pentirsi, arrivano così strani segnali dal territorio, con il raid di sabato scorso. Sprangate contro l’auto della sorella di Genny, la rabbia della famiglia, con un nuovo faro investigativo da parte della Procura.

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