Il Roma - C’è la Fiorentina, San Paolo verso il “tutto esaurito”

13.10.2015
14:00
Redazione

Dimenticata la triste parentesi di inizio stagione: sconfitta in trasferta col Sassuolo, poi il pari casalingo con la Sampdoria e successivamente quello contro l’Empoli. Sei gol subiti in tre partite e i processi che sono cominciati immediatamente. Eppure in casa si era giocata soltanto una gara. Ci è voluto il debutto in Europa League e la partita col Brugge per cambiare rotta e testare il 4-3-3 che ha impresso la svolta. Goleada ai belgi e l’inizio di una nuova fase, con una sola rete subita in sei match e la bellezza di 18 gol all’attivo. Un Napoli che si è acceso in modo dirompente, ma il San Paolo è rimasto “spento” o quasi.

CONTRO LA SAMPDORIA, ALLA “PRIMA” a Fuorigrotta gli spettatori erano 25.128, col Brugge nella partita della svolta i presenti erano appena 12mila. Un quadro sconfortante, per un dato che intanto emergeva in modo preoccupante: lo stadio di Fuorigrotta non era più il dodicesimo uomo, il fattore che faceva la differenza. E anche con la Lazio, nonostante la goleada europea. non si è arrivati a 20mila tifosi: sugli spalti appena 18mila persone, che si sono perse lo sfavillante 5-0 ai biancocelesti.

UN PUBBLICO DISAMORATO, ma che piano piano si stava accorgendo che questo Napoli era diverso da quello floscio di inizio stagione. Col Carpi in trasferta un altro pareggio deludente, ma la casella dei gol subiti che rimaneva piacevolmente sullo “zero”. Troppo poco, però, per riportare il pienone di tifosi al San Paolo: eppure è arrivata la Juventus. La super sfida, stavolta di inizio stagione, ha visto al San Paolo soltanto 40.311 persone. Poche se si considera la portata della sfida e il record di presenze dello scorso campionato. Ma poi è arrivata la seconda vittoria europea (2-0 sul campo del Legia) e soprattutto lo storico 4-0 a San Siro contro un Milan asfaltato. Eccola la scintilla: Napoli si riaccende, illuminandosi di un azzurro che ha finalmente ritrovato convinzione e forza. Il primo posto è ancora lontano, sei punti, ma i numeri degli azzurri di Sarri sono da carro armato. E la Fiorentina dopo la sosta è proprio il tipo di sfida che i tifosi ora hanno voglia di seguire. Galvanizzati dal momento d’oro e dalla possibilità, in caso di vittoria, di finire a -3 dal primo posto. Un sogno che non vede l’ora di essere alimentato, anche a dispetto dei “miseri” 6.500 abbonamenti venduti. La prevendita per la Fiorentina procede a gonfie vele: per essere soltanto a martedì i numeri sono da record. Oltre 20mila biglietti già venduti, e ci sono ancora cinque giorni davanti. Introvabili i biglietti dell’anello superiore delle Curve e da ieri quelli dei Distinti mentre sono in esaurimento Tribuna Nisida e Tribuna Posillipo. Non dovrebbero più rimanere tagliandi, e stavolta il “tutto esaurito”, vale a dire tra i 53mila e i 55mila spettatori, dovrebbe finalmente verificarsi.

CONTRO LA JUVE IL “RECORD” DI QUESTA STAGIONE, con 40mila e passa presenze. Poche, però, quattro partite per fare un bilancio. Ma contro la Fiorentina ci potrebbe essere un “botto” clamoroso. Un record di presenze e forse di incassi relativamente al campionato, con i prezzi dei biglietti allineati a quelli della gara contro la Juventus. Il record della passata stagione appartiene alla gara contro i bianconeri (a proposito) dell’11 gennaio con 53.006 tifosi. Appaiata o quasi da quella contro la Sampdoria del 26 aprile, con 52.299 presenze sugli spalti. Altri pienoni ci sono stati contro la Lazio il 31 maggio (49.085) e andando più indietro nell’andata dei play off di Champions League contro l’Athletic, quando a Fuorigrotta arrivarono 49.872mila spettatori.

NUMERI DA BRIVIDI che quasi certamente si rivedranno domenica pomeriggio: l’obiettivo è sfondare il muro dei 50mila spettatori, con l’obiettivo di andare a toccare quel “sold out”, che non si vede da tempo.

Fonte : Scotto - Il Roma
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