La Juve moldava dell'ex azzurro Bordin e Tommasi che torna a giocare: è di nuovo ora di Champions

20.06.2017
19:40
Redazione

Cardiff è roba vecchia di soli 17 giorni, ma già si comincia a pensare a Kiev, traguardo lontano più di 11 mesi. Il salto da una Champions League all’altra è definitivo da ieri a mezzogiorno, primo sorteggio del torneo, con i 39 club impegnati dei primi due turni. Non è ancora stata cosa nostra, naturalmente. Ma qualche italiano ha già avuto notizie interessanti. Roberto Bordin, ad esempio. L’ex mastino veneto del centrocampo ha 52 anni e ora allena lo Sheriff Tiraspol che ha vinto il campionato moldavo. «Là siamo come la Juve», ha detto. L’urna non lo ha tradito: debutterà l’11 luglio contro il Kukesi albanese. Il terzo turno non è una chimera. Il primo, invece, sarà con ogni probabilità già il capolinea della sesta avventura europea di fila dei campioni di S. Marino, anche perché nelle cinque precedenti il La Fiorita ha un bilancio di 35 gol subiti e uno solo segnato. Lo firmò due estati fa, in Europa League contro il Vaduz, il presidente dell’Assocalciatori italiana. Sì, proprio Damiano Tommasi, l’ex azzurro, che ha di nuovo accettato l’invito arrivato dal Titano e a 43 anni tornerà in campo. Con lui, un altro rinforzo di lusso, anche se datato: Adrian Ricchiuti, 39 anni, fantasista argentino ex di Rimini e Catania. La sfida che li aspetta è intrigante: il 28 giugno e il 4 luglio contro il Linfield, 131 anni di storia e 52 titoli nordirlandesi. Dovesse capitare il miracolo, nel secondo c’è nientemeno che il glorioso Celtic ad aspettare.

Kosovo, la prima volta
La prima Champions con il Kosovo in gara (il Trepca 89 di Mitrovica è stato il primo estratto, ieri) sarà anche l’ultima con (al massimo) tre sole italiane. La prossima Serie A promuoverà infatti le prime quattro direttamente alla fase a gironi. Quella che, tra le 22 col posto già sicuro, oggi allinea Juve, Roma e basta, aspettando il Napoli costretto al playoff di Ferragosto. Due squadre italiane, ma già cinque tecnici usciti da Coverciano certamente in panchina da settembre: con Allegri e il debuttante Di Francesco, ci saranno Ancelotti con il Bayern, Carrera con lo Spartak Mosca e Conte con il Chelsea. Aspettando Sarri, ancora una volta tutti contro la Spagna che domina dal 2014 e riparte con le solite Real, Barcellona e Atletico più il Siviglia, rimandato al playoff. Questa volta, almeno, non sarà in maggioranza: con Chelsea, Tottenham e i due Manchester, gli inglesi hanno già quattro posti garantiti. E il quinto può guadagnarselo il Liverpool. Che nel playoff non dovrà sfidare né Siviglia né Napoli.

Fonte : La Stampa
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