
Marelli promuove Orsato: "Magnifica direzione in Juventus-Napoli, bravo Daniele"
Luca Marelli, ex arbitro, ha analizzato la prestazione di Daniele Orsato durante il match tra Juventus e Napoli. Ecco quanto riportato sul proprio portale ed evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli24.it:
"Ne abbiamo lette di tutti i colori nei due giorni successivi alla designazione. Non solo insulti al veneto ma anche auguri di morte, urla al complotto di palazzo, scandalistici lanci “giornalistici” (volutamente tra virgolette) per una scelta ritenuta quasi provocatoria. Un triste campionario della stupidità a cui ci stiamo quasi abituando.
Oggi, alle 9 del mattino del giorno dopo, rimangono solo gli echi di immense stupidaggini, una corsa disperata alla cancellazione di post sui social e articolesse di cui ci si dovrebbe solo vergognare. Non per averli pubblicati ma per averli anche solo pensati.
Sarebbe il caso di cominciare ad uscire da luoghi comuni, complottismi, pregiudizi: non solo si alimentano polemiche inutili ma soprattutto non si offre un quadro particolarmente intelligente. Mi rimane l’immagine di Ancelotti in conferenza stampa che, a specifica domanda (sic!) ha semplicemente risposto: “Mi fido di Orsato”. Aveva ragione lui e non c’era motivo di alimentare polemiche…Ieri sera, come (quasi) sempre capita, Orsato ha offerto 94 minuti di antologia arbitrale. Certo ci saranno i soliti realisti che andranno a cercare la rimessa laterale sbagliata o la presunta condotta violenta impunita.
Perdite di tempo.Orsato ha confermato nella gara più attesa che la fiducia di Rizzoli non era ben riposta ma semplicemente sistemata in una sorta di cassaforte virtuale: a prova di chiacchiere.
Non è certo casuale: Rizzoli ha designato l’arbitro giunto primo nella graduatoria della scorsa stagione, ha visto Orsato in allenamento a Sportilia e Coverciano, probabilmente ha pensato ad una alternativa ma ha deciso di seguire la logica, mandando a Torino un direttore di gara di cui si fida ciecamente. Per il ritorno si vedrà, Rocchi è sempre un’opzione spendibile.Non scendo, come al solito, in ammonizioni o falli isolati: non ha senso aprire discussioni su singole fattispecie.
A livello didattico ritengo interessante sottolineare quattro episodi, gli ultimi due per ribadire un concetto troppo spesso frainteso.
Al minuto 15 la Juventus trova il vantaggio con Danilo al termine di un veloce contropiede partito da un calcio d’angolo per il Napoli e concluso con un tiro respinto da Bonucci:
Bonucci rimane a terra e, durante l’azione di ripartenza, Mertens chiede di interrompere il gioco (nel riquadro nella seconda immagine) perché l’avversario era rimasto a terra per un colpo alla testa.
Protesta che rappresenta una sorta di paradosso: un calciatore richiede l’interruzione su una chiara occasione da rete per una pallonata ricevuta da un avversario. L’episodio serve a chiarire un concetto: l’arbitro è tenuto ad interrompere il gioco nel caso in cui si concretizzi un contatto testa contro testa per la pericolosità che potrebbe avere un mancato soccorso immediato. Al contrario non c’è alcun obbligo in caso di pallonata, a meno che non si tratti di pallone scagliato da brevissima distanza e che colpisca un calciatore colto totalmente di sorpresa.
Nel caso specifico, al contrario, Orsato è perfettamente posizionato, vede Bonucci prepararsi all’impatto su un tiro partito da circa dieci metri di distanza e senza alcun pericolo per il difensore. Correttamente, pertanto, lascia proseguire l’azione, avendo percepito che non si trattava di un episodio che potesse mettere in pericolo l’incolumità di Bonucci.Al minuto 21, sempre su calcio d’angolo, contatto in area tra Koulibaly e Bonucci a seguito del quale il difensore dovrà farsi medicare per un taglio vicino all’occhio destro:
Questo è forse l’unico errore di Orsato in 94 minuti eccezionali.
Non si tratta, ovviamente, di una condotta violenta: Koulibaly guarda solo il pallone, probabilmente non si accorge nemmeno di avere vicino a sé un avversario ma indubbiamente si tratta di un fallo in attacco non fischiato e che avrebbe meritato un cartellino giallo per imprudenza. Scontro fortuito ma quel braccio sinistro sul volto di Bonucci non può essere derubricato a semplice negligenza: troppo alto e troppo pericoloso per non essere punito con un cartellino giallo.Al minuto 80 Alex Sandro commette un fallo su Lozano che si stava avvicinando all’area avversaria:
Alex Sandro devia sicuramente il pallone ma Orsato fischia il fallo, ammonendo il difensore della Juventus.
Pochi minuti dopo, all’89esimo, Elmas ferma a centrocampo Pjanic:Anche in questo caso Orsato ferma il gioco ed assegna un calcio di punizione alla Juventus, nonostante il giovane centrocampista del Napoli avesse deviato chiaramente il pallone.
Differenza tra questi episodi?
Nessuna, perché è certamente vero che i due difendenti abbiano toccato il pallone ma ciò non li giustifica dall’aver travolto anche l’avversario.
Tradotto: toccare il pallone non vale come salvacondotto per evitare una sanzione tecnica, come già abbiamo evidenziato tante volte in passato.L’unica differenza è nell’utilizzo del cartellino: scelte impeccabili anche in questi casi.
Nel primo episodio Alex Sandro è stato punito per aver interrotto un’azione potenzialmente pericolosa, nel secondo Elmas non è stato sanzionato poiché non ha interrotto nulla di rilevante dato che, come è facile osservare, la difesa era schierata e l’azione era pressoché statica.Aggiungo un episodio che ho notato essere stato evidenziato, come al solito con video in rete che “tagliano” le immagini strumentalmente. Ormai una triste e deprecabile abitudine di cialtroni alla ricerca di click.
Minuto 92, la punizione da cui scaturisce la rete decisiva della Juventus, Elmas su Dybala:Non pensavo fosse necessario postare l’immagine di un fallo evidentissimo con conseguente ammonizione (sarebbe stato un errore fischiare solo la punizione, intervento sicuramente imprudente).
In sintesi: bravo Daniele. Bravissimo. 8,70 e pensa alla prossima".