"Perché il Bari ha rifiutato offerte più alte del Napoli per Caprile e Cheddira?". Da Bari svelano la ricostruzione del doppio affare
Perché il Bari ha rifiutato un'offerta maggiore del Parma rispetto al Napoli per Cheddira e Caprile? Come si apprende dal bilancio del Napoli, i due calciatori si sono trasferiti in maglia azzurra per una cifra di poco superiore ai 5 milioni. Il Parma si sarebbe invece visto rifiutare una proposta da 6,5 milioni. I colleghi di PianetaBari hanno scritto su questa doppia operazione che sta facendo molto discutere tutto l'ambiente biancorosso:
"Ciò che è venuto fuori è stata, come rintracciabile dal bilancio del Napoli, una valutazione complessiva, che non discutiamo, per i due di 5,2 milioni, al lordo delle cifre da versare a Parma e Leeds. Cheddira ha portato in dote una valutazione di 3 milioni di euro (il 50% e? stato riconosciuto al Parma), mentre Caprile, pescato dalla Pro Patria da Ciro Polito, e? stato pagato 2.218.116 euro (vanno, poi, aggiunti 538mila euro per gli agenti per un totale di 2.756.116 euro, come si legge nell’allegato B della tabella di movimentazione su cui si calcolano gli ammortamenti), con relativo 25% da corrispondere al Leeds che, come il Parma, vantava una percentuale sulla rivendita. In definitiva, al Bari sono stati riconosciuti circa 3 milioni e 260mila euro.
Torniamo alla domanda iniziale: al Bari non sarebbe convenuto strappare una cifra superiore al Napoli per Caprile e Cheddira? Detto che la valutazione data dal perito fosse quella, in una forbice che oscillava da un valore minimo a uno massimo non noti, ed è pertanto – come detto – indiscutibile, resta però uno il punto misterioso di tutta questa telenovela. Al tavolo della Filmauro, nell’estate del 2023, era arrivata un’offerta di 6,5 milioni del Parma. Molti più soldi, insomma. La risposta? No grazie. E aggiungiamo: ci mancherebbe, perché Cheddira in primis l’avrebbe rifiutata vista la sua volontà di andare in Serie A. Ma allora perché declinare un’offerta irrinunciabile e accontentarsi di un’offerta a saldo, sebbene nei parametri stimati dalla valutazione del giocatore?
Quello che stranisce è allora come sia possibile che si sia passati da un secco no al Parma, che avrebbe pagato 6,5 milioni al Bari con i De Laurentiis che avrebbero versato poi 3,25 milioni allo stesso club ducale, ma aver accettato nella forbice proposta da Garzelli una cifra di 3 milioni. Nel calcio tante volte si è detto no a offerte irrinunciabili, per carità, ma che la motivazione sia il fatto che, così facendo, si sarebbe dovuto riconoscere al Parma appena 1,5 milioni, ovvero quasi 2 milioni di euro in meno di quelli prospettati, sacrificando così facendo una lauta plusvalenza per il Bari pare una «cazzata». Eppure, così è andata, anche perché, ripetiamo, lo stesso Cheddira avrebbe detto no alla destinazione. Ma il sospetto che ci balena è che in tutta questa vicenda si sia pensato più a quanto (non) riconoscere al Parma che al Bari".